Aristide Bava

SIDERNO – Questa estate è certamente di grande importanza per la valorizzazione e il rilancio del borgo antico di Siderno superiore che ormai è considerato un piccolo gioiello dell’entroterra ionico. Lo stesso cartellone estivo predisposto dall’amministrazione comunale per garantire le iniziative dell’ estate sidernese è impregnato di manifestazioni di rilievo che hanno trovato degna collocazione a Siderno superiore, borgo che può contare sulla presenza locale della incisiva attività operativa dell’Associazione ” Pajisi meu ti vogghiu beni” presieduta da Claudio Figliomeni che, peraltro, si sta sforzando di promuovere il ridente borgo sidernese non solo durante il periodo estivo ma anche in altri periodi particolari dell’anno ( il periodo natalizio ad esempio è caratterizzato dall’importante manifestazione La casa di Babbo Natale che richiama migliaia di persone provenienti dall’intera regione…) con l’obiettivo preciso di rivitalizzare Siderno Superiore quanto più possibile.

In effetti la forza di Siderno superiore sta anche nella sua storia medievale, nei suoi palazzi nobiliari – tra i più noti Palazzo De Moja dove spesso, si organizzano mostre e convegni – e il palazzo nobiliare della storica Famiglia Falletti, dove esiste un portone sormontato da uno stemma in pietra scolpita che risale al 700 e che è stato dichiarato monumento nazionale. Sul suo territorio due importanti Chiese la prima, quella certamente più conosciuta intitolata a S.Nicola, patrono del borgo, ubicata nel centro storico a quattro passi dall’omonima piazza e la seconda quella di S.Maria dell’Arco che e’ collocata nella parte alta del borgo antico. La prima di origine normanna risale al XI secolo; nel 1664 fu promossa ad Arcipretura, conservando il titolo greco –bizantino del Protopapale. Nel 1472, la porta d’ingresso della chiesa fu orientata ad oriente. Poche centinaia di metri più in alto la chiesa di S.Maria dell’Arco, che risale al 1536. E’ stata danneggiata dal terremoto e poi ricostruita. Al suo interno si puo’ ammirare una statua lignea della Madonna della Pace realizzata dal compianto Giuseppe Correale e un quadro importante della Madonna dell’Arco. Ma in altri tempi, a conferma della sua grande importanza nel circuito ecclesiastico locrideo il borgo aveva anche altre Chiese che sono state, purtroppo, distrutte dalle intemperie e dalla incuria. Quella di notevole importanza è la nota Chiesa di San Carlo Borromeo, che attende da anni di essere ristrutturata malgrado esista un finanziamento abbastanza cospicuo che ancora non si è riusciti a sfruttare. Siderno ha anche un punto di riferimento enogastronomico nell’ antica trattoria “Zio Salvatore” premiata recentemente dall’ Accademia nazionale della Cucina Italiana per le sue tradizionali e ottimali portate. Caratteristica molto apprezzata del borgo sono anche pregevoli balconi, lavorati e scolpiti in pietra, con della belle inferriate in ferro battuto. Non manca un piacevole “moderno” con la bella, e molto curata, Piazza Cavone da dove si può ammirare un paesaggio mozzafiato e che è spesso teatro di importanti manifestazioni. Un borgo antico insomma che merita di diventare una meta attrattiva del territorio comunale nei vari periodi dell’anno e non solo durante il periodo estivo. Giusto, quindi, continuare a fare quanti più sforzi possibili per valorizzare questo importante borgo della Locride che si porta appresso una grande forza attrattiva che, se meglio sfruttata, potrebbe richiamare ancora un maggior numero di visitatori.

Nella foto uno scorcio di Siderno superiore