Siderno Superiore, uno dei quartieri storici della città, vive una situazione di degrado che sta suscitando l’indignazione dei residenti. La salita di Piazza Cavone, una delle aree più belle e caratteristiche del quartiere, è diventata teatro di incuria: rifiuti abbandonati lungo la strada, sacchetti squarciati e randagi che contribuiscono a peggiorare una situazione già critica.

Sono stati proprio alcuni abitanti della zona a denunciare pubblicamente lo stato di abbandono in cui versa la zona: “Siamo stanchi di vedere rifiuti ovunque e di convivere con una pulizia urbana carente,” affermano i residenti, che lanciano un appello al sindaco Maria Teresa Fragomeni. La richiesta è chiara: maggiore attenzione alle periferie, spesso trascurate rispetto al centro cittadino.

L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Fragomeni dal 2021, aveva già manifestato l’intenzione di migliorare il decoro urbano e contrastare l’abbandono dei rifiuti con regolamenti più severi. Tuttavia, secondo i cittadini di Siderno Superiore, queste misure non si sono ancora tradotte in interventi concreti per le aree più marginali.

Piazza Cavone, con le sue bellezze architettoniche e il suo valore storico, merita una maggiore cura e manutenzione. I residenti chiedono un impegno immediato per ripristinare il decoro della zona, garantendo non solo la rimozione dei rifiuti, ma anche un’azione efficace per affrontare il problema del randagismo.

La situazione solleva un tema più ampio: il rapporto tra centro e periferie nella gestione del territorio. Se da un lato il centro cittadino beneficia di interventi costanti, dall’altro le zone periferiche come Siderno Superiore sembrano essere dimenticate. Un approccio più equo e inclusivo potrebbe rappresentare la chiave per garantire a tutta la comunità una città più vivibile.

I cittadini, intanto, restano in attesa di risposte e azioni concrete, affinché contrada Cavone e il borgo di Siderno Superiore possano tornare a essere un luogo di orgoglio per Siderno e non un simbolo di incuria ed abbandono.

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