Aristide Bava

SIDERNO – Dopo tanto penare e un’attesa che dura da tantissimi anni finalmente sono iniziati i lavori per la ricostruzione della Chiesa di San Carlo Borromeo di Siderno superiore. Il via ai lavori è stato dato con la consegna dei lavori alla ditta Santise Costruzioni di Cosenza, e l’intesa con i tecnici progettisti degli interventi di sicurezza sismica e della ricostruzione della Chiesa che ne seguiranno l’andamento. Per la comunità di Siderno superiore, e non solo, questo è da considerare un momento storico anche perché la situazione si è sbloccata dopo tantissimo tempo e grazie all’interessamento della Diocesi di Locri – Gerace che è riuscita a inserire la Chiesa di San Carlo tra i sette edifici religiosi che meritavano di essere messi in sicurezza o completamente restaurati con i fondi del Pnrr. Tra gli interventi di sicurezza sismica della Chiesa vi sono la ricostruzione delle murature danneggiate a causa della mancanza di elementi costituenti (pietre e malta), la risarcitura delle lesioni presenti, il rinforzo con calce strutturale armata in quasi tutte le pareti interne, l’uso di barre in acciaio per incrementare il grado di ammortamento tra pareti, la ricostruzione di alcune porzioni di murature, la sistemazione armata per alcune murature esterne e il rinforzo con calce strutturale armata in quasi tutte le pareti interne. Cosa molto importante anche la realizzazione del tetto che sarà fatto completamente nuovo con travi semplici o capriate in legno massiccio di castagno e la revisione del pacchetto di solaio”.

La Chiesa di San Carlo Borromeo è ubicata proprio nel centro storico a ridosso della strada provinciale che conduce ad Agnana e Canolo. La necessità di ristrutturare questo importante manufatto storico si porta appresso una storia lunga più di trent’anni , da quando cioè fu lanciato l’allarme da una importante associazione, il Sidus Club, sul lento degrado di questa struttura storica di immenso valore. Col passare degli anni ci furono anche iniziative di volontariato per frenare il degrado e in qualche modo si impedì che la struttura cadesse in pezzi. Poi ci furono varie iniziative per sollecitare la sua qualificazione con qualche intervento tampone che servì, però, solo a frenare il suo totale degrado. La situazione sembro sbloccarsi già nel lontano 2017 con la promessa di un apposito finanziamento ma il tempo continuo a passare inutilmente sino a quando appunto, grazie alla Diocesi la Chiesa entrò con altre sei strutture tra quelle da ripristinare con i fondi del Pnrr. D’altra parte la Chiesa di San Carlo Borromeo è un autentico “tesoro” del borgo antico. Stiamo parlando di una Chiesa di rito greco bizantino che risale probabilmente al XVII secolo. La storia, peraltro raccontata da Aldo Caccamo in alcuni volumetti appositamente realizzati, ci dice che la chiesa è sempre stata retta dalla “Confraternita di San Carlo Borromeo e delle anime del Purgatorio”, che si occupò, in precedenza, del suo restauro a seguito dei terremoti del 1783 e del 1908 e delle alluvioni del 1920 e del 1953. La facciata, è composta da due ordini culminanti con un timpano triangolare. È impreziosita, una cornice marcapiano, opera pregevole di scultori di Serra San Bruno che hanno realizzato anche, dicono gli esperti, un prezioso ciclo decorativo in stucchi che esiste all’interno e che costituisce la vera ricchezza della Chiesa di San Carlo Borromeo. Siamo entrati, adesso, nel capitolo finale e resta l’augurio che i lavori vengano conclusi al più presto per ridare la giusta dignità all’importante manufatto ed arricchire ulteriormente il borgo storico di Siderno Superiore.

Nella foto un gruppo di tecnici progettisti all’esterno della Chiesa con alcuni cittadini di Siderno superiore