Il Tar Calabria sezione staccata di Reggio ha accolto i ricorsi di quattro balneatori di Siderno e di conseguenza annullato il Piano spiaggia comunale adottato dall’ente, approvato con determinazione dell’allora in carica Commissione straordinaria n. 119 del 27 ottobre 2020 e con determina della Città Metropolitana n. 848 del 18 marzo 2021, in relazione alla riduzione, che l’ente aveva disposto, della superficie dei lotti demaniali affidati in concessione.
I ricorrenti, patrocinati dagli avvocati Gaetano Cesario e Fabio Orlando, avevano lamentato l’illegittimità del Pcs nella parte in cui ha riorganizzato le concessioni demaniali esistenti, riducendone l’area e il fronte mare, in violazione della legge regionale n. 17/2005 e del Piano di indirizzo regionale (PIR) che ne imponevano, invece, la salvaguardia. Il Comune di Siderno si era costituito in giudizio.
Il Tar di Reggio Calabria, con le sentenze emesse, in accoglimento delle deduzioni difensive avanzate, ha osservato in ordine alla dedotta erosione costiera, che: «Nessuno specifico riferimento è contenuto nella relazione alla concreta ed esatta incidenza di tale fenomeno di erosione sulle singole concessioni demaniali esistenti». E dall’unico documento prodotto sulla superficie delle concessioni demaniali: «risulta evidente – si legge ancora – da tale tavola come l’erosione della spiaggia abbia interessato la superficie delle Cdm nel 2015 non si è più riproposta negli anni successivi, in cui si è, al contrario, assistito a un aumento della superficie della spiaggia emersa».
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