R. e P.

Egr. Direttore,
lontano io per motivi di residenza dalla “mia” terra natia, “sfoglio” le pagine elettroniche per la nostalgia canaglia che mi segue, fin dal dicembre 1965; motivi di studio prima e di lavoro dopo mi caratterizzano quale migrante interno.
Rientro d’estate a Siderno, anche per brevi periodi, e non posso non fare i paragoni dell’oggi, rispetto a ieri e l’altro ieri, per come – nello specifico per quanto in oggetto – l’accesso al mare sia stato oramai – e sempre peggio  – precluso per la fruizione libera da ostacoli (illegittimi, illegali, irregolari?) di un bene comune da parte dei cittadini, residenti e/o ospiti momentanei.
Al di fuori del fronte mare, sul Lungomare, ove anche la spiaggia è oramai “ostaggio” di stabilimenti balneari e di pizzerie et similia, che ne deturpano il paesaggio e l’orizzonte verso il largo è  proibito o quasi ogni accesso alla spiaggia. Ciò specialmente verso Grotteria a Mare, ma non solo, ove è quasi impossibile accedere verso la battigia. Costruzioni, recinzioni, impedimenti vari, ecc…, sono ostacoli che andrebbero eliminati/regolarizzati; o no?
Mare pulito, spiaggia ripulita dagli atti di inciviltà dei frequentatori, attrezzature balneari – seppur nei limiti della “decenza” quantitativa/qualitativa – Lungomare non oggetto di sosta selvaggia di veicoli ed altro anche sui relativi marciapiedi,…, insomma una accorta gestione di un bene comune che puo’/deve essere ottimo messaggio pubblicitario per un turismo consapevole, sono tutte condizioni necessarie, ma non sufficienti.
Ne conviene?
Chi, durante lo svolgimento dell’evento, si prenderà la briga di parlarne; in primis sollecitando  la libera e possibile fruizione di un bene comune?
Potrà Lei assumersene l’incarico, con intervento ad hoc, nel consesso de quo?
lettera firmata