Aristide Bava
SIDERNO – Una delle cose che i cittadini di Siderno avrebbero voluto venisse affrontata in via prioritaria e la problematica della Pista ciclabile realizzata nel centro cittadino sulla base di un progetto che non è piaciuto a nessuno e che, alla distanza, si è rivelato penalizzante per il traffico urbano e deleterio per l’immagine della città. La pista da ormai sette anni rimane, infatti, una una realtà scomoda che bisogna in qualche modo assolutamente cancellare. Non riteniamo di sbagliare ribadendo che è stata certamente l’opera pubblica maggiormente criticata dell’ultimo decennio. Un’opera decisamente poco adatta alla realtà di un Comune come Siderno e certamente negativa per molte strade della città imbavagliate da lunghe strisce gialle e da birilli che avevano il compito di delimitare la carreggiata ma che adesso sono stati in gran parte distrutti e fanno assumere alle strade un’immagine di degrado poco confacente con le velleità di un centro turistico. Non è un caso d’altra parte se la sue realizzazione, già nella fase iniziale è stata osteggiata dalla cittadinanza che si è subito resa conto che era stata realizzata anche in zone decisamente inutili e tra l’altro si porta appresso anche la responsabilità di aver devastato una bella Piazza ( Piazza stazione) di Siderno che era sempre stata un fiore all’occhiello della città.
Per realizzare un tragitto che non serve a nulla quella piazza è stata divisa a metà ed ha perso tutto il suo vecchio fascino. Anche le ipotesi progettuali sono state, sul piano pratico, tradite; secondo le intenzioni doveva servire a raggiungere con la bicicletta scuole, strutture ed edifici pubblici, Ipotesi campata in aria perchè la circolazione degli automezzi perchè molte strade sono state inutilmente ristrette senza che la pista venisse utilizzata se non , in qualche caso, come parcheggio improvvisato per le autovetture.
Adesso sono in molti i cittadini che si chiedono il perchè, quantomeno, non sia rivisto il percorso e soprattutto perchè la pista non venga liberata da strisce gialle e birilli ( almeno quelli che ancora ci sono perchè molti sono stati devastati anche se i residui fanno brutta mostra lungo le strade cittadine. Per la verità non si conoscono i motivi che impediscono che venga messa mano ad una possibile normalizzazione di questa incresciosa situazione che – lo ripetiamo- si trascina da ben sette anni. Non ha potuto fare nulla l’ amministrazione Fuda che si è trovata la “patata bollente” al momento del suo insediamento; non ha voluto o potuto fare nulla la commissione straordinaria ma c’è, adesso, da augurarsi che, in una situazione di normalità il problema venga affrontato dalla amministrazione Fragomeni. Ripetiamo che, anche se si vuole lasciare il tracciato della stessa ( a parte qualche tratto realizzato sui marciapiede che rappresenta un pericolo se eventualmente qualche ciclista avesse voglia di avventurarsi lungo la pista…) la prima incombenza necessaria sarebbe, intanto, quella di togliere nell’immediato, dall’asfalto, i “birilli” che occupano la carreggiata. Poi, una volta eliminata l’inutile barriera costituita dai birilli si potrebbe anche pensare a normalizzare il traffico che in alcune strade è penalizzato da inutili sensi unici per garantire un miglioramento funzionale dell’intero sistema generale della circolazione. Si riuscirà a fare qualcosa per sanare questo increscioso problema ?
nella foto
Piazza Stazione, un tempo fiore all’occhiello della città,tagliata a metà per far posto ad una pista inutile