Aristide Bava
SIDERNO – Filomena Celentano è stata riconfermata segretaria politica del Pri di Siderno. Accanto a lei nei quadri dirigenziali: Emiliana Flamingo come vice segretaria e Renato De Beris presidente della sezione. Pietro Origlia, inoltre, è stato nominato responsabile dell’attività provinciale mentre Antonio Cutugno sarà il responsabile dell’attività regionale. Il tutto è stato sancito nel corso di un incontro che si è tenuto nei giorni scorsi, presso la sede sociale, della sezione “G. Spadolini” del Pri di Siderno.
All’ordine del giorno unitamente al rinnovo dei quadri dirigenziali c’era anche un dibattito sulle criticità e le problematiche della città . All’incontro apertosi con una relazione della segretaria uscente Filomena Celentano ha partecipato, anche, il componente nazionale del PRI Marcello Attisano. Si è discusso anche del tesseramento e l’occasione è stata utile per evidenziare che oramai è palese il distacco e l’allontanamento dalla politica da parte dei cittadini, ma i componenti del Pri sidernese si sono impegnati a cercare di coinvolgere altre persone all’attività politica sul territorio, in quanto – è stato detto – solo l’azione svolta dall’attività politica collega i cittadini all’impegno civile che è indispensabile alla vita democratica prevista dalla nostra Costituzione. Molto acceso è stato, quindi, il dibattito sulle problematiche locali che, sotto alcuni aspetti, è stato anche molto aspro per via delle molteplici criticità che sono emerse, peraltro, fortemente evidenziate a più riprese da Pietro Origlia, Antonio Cutugno e Renato De Beris. Tra gli argomenti trattati lo stato di “salute” del Lungomare; la precarietà del manto stradale in molte vie; la villa comunale; la riduzione del patrimonio arboreo. Si è lungamente discusso anche sulla problematica della diga, “infrastruttura indispensabile per Siderno e il territorio considerata la crisi e la carenza d’acqua che esiste, specialmente d’estate”. Una particolare preoccupazione, è stata evidenziata sullo status dell’edificio della scuola Randazzo “Michele Bello”. In passato, – è stato detto – una scuola di prestigio e fiore all’occhiello della città, esempio per le altre comunità della Locride, mentre oggi, è ridotta in un cantiere aperto con ferri a vista nei cornicioni ed impalcature nelle porte d’ingresso degli alunni. Una struttura comunale – hanno commentato i relatori repubblicani, lasciata all’incuria, senza un euro d’investimento o di riqualificazione neppure sul lato giardino con spazi liberi abbandonati che col trascorrere degli anni è stata completamente dimenticata da tutte le amministrazioni che si sono susseguite. A conclusione dell’incontro è intervenuto anche Marcello Attisano, che si è voluto soffermare, tra l’altro, sull’ Autonomia differenziata, ricordando il parere della Corte Costituzionale che ha ritenuto non fondata la questione costituzionalità e in questo contesto – ha detto – la distribuzione delle funzioni tra Stato e regioni deve rispettare i principi di unità della Repubblica con solidarietà tra le regioni, eguaglianza dei diritti dei cittadini e equilibrio di bilancio. Secondo la Corte, in sintesi, l’Autonomia differenziata deve rispondere all’interesse pubblico e alla tutela dei diritti costituzionali regolata dal principio di sussidiarietà. “Tutto questo – ha concluso – sicuramente aprirà nuovi fronti, un’occasione unica per ridisegnare un’ Autonomia differenziata che non sia solo a vantaggio della Lega”.
Nella foto La segretaria Filomena Celentano