R. e P.
COMUNICATO SLAI -COBAS SEDE VIBO V.
LAVORATORI ANCORA SENZA STIPENDIO: SCIOPERO IL 5 E 6 APRILE 2022
E’ singolare che chiedere il rispetto dei propri diritti, pretendere (pensate un po’) di essere pagati per la prestazione resa e protestare nelle forme previste dall’ordinamento quando ciò non avviene, susciti, nel caso della Locride Ambiente, la reazione sdegnata dei vertici aziendali che, vittime incomprese, pensano bene di scagliarsi contro i lavoratori ed i loro rappresentanti sindacali, responsabili di non comprendere le difficoltà di un’azienda e pretendere i soldi, dietro la minaccia- udite udite – di fare causa se ciò non avvIene. Addirittura.
Con la Locride Ambiente , povera, costretta a pagare le spese del contenzioso legale che quegli sciagurati dei lavoratori le intentano contro con l’assurda pretesa di essere pagati.
E se poi per sovraprezzo, la Locride perde gli appalti e subisce dei danni chi sono i responsabili di tutto cio?
Ma i lavoratori ovvio che con i loro comportamenti stanno causando tutti questi danni
E chi fa danni, si sa, deve pagarli….
Questa la tragicomica richiesta – tutto vero e tutto nero su bianco – che decine di lavoratori, insieme al sindacato, hanno ricevuto dalla Locride Ambiente che pretende di essere da loro risarcita con la somma di €. 1.000.000,00 (circa €. 25.000,00 a testa solo che nella lettera ricevuta la Locride non specifica le modalità con cui tali somme le dovrebbero essere corrisposte…)
Tutto vero e documentabile: per cui – se non si è compreso male – i termini della questione sono i seguenti: la società non paga i lavoratori ma se questi protestano sbagliano e se poi, la società perde gli appalti (perchè evidentemente non all’altezza di svolgere il servizio) allora la colpa è dei lavoratori che protestano e, pensa tu che arroganza, alla fine del mese vogliono pure essere retribuiti.
Ci sarebbe da ridere se non ci fosse invece da piangere per il silenzio delle Amministrazioni – che ben conoscono le condizioni aziendali ormai alla canna del gas – che consentono in tal modo alla Locride Ambiente di continuare ad esistere e a dire e fare corbellerie, continuando a fare azienda con i soldi dei lavoratori (perchè questo significa alla fine dei conti non retribuirli….) invece di darle il colpo di grazia,
risolvere i (pochi) contratti d’appalto ancora in essere e chiudere una volta per tutte la disastrosa stagione della Locride Ambiente nel territorio jonico reggino.
Questa sarebbe l’unica cosa da fare: guardare in faccia la realtà ed avere il coraggio di voltare pagina.
Ponendo così fine allo strazio dei lavoratori che, da anni, sono in balia delle onde tentando disperatamente di resistere a quello che ormai risulta come un naufragio annunciato salvo (cose da pazzi) essere poi additati dalla società quali unici responsabili del suo sfacelo.
Forse sarebbe il caso che qualcuno si ponesse il dubbio dell’equilibrio mentale dei vertici aziendali che con il loro comportamento, stanno compromettendo l’equilibrio dei lavoratori tra i quali si assiste ad un preoccupante aumento di disturbi psicosomatici da stress con turbe del sonno e via dicendo.
E questo non perchè preoccupati dalle lettere di risarcimento danni, risibili oltre ogni immaginazione, ma perchè preoccupati della sorte delle loro famiglie, perchè disperati di non sapere più a che santo votarsi, disperati di non poter disporre di 10 euro da dare ai propri figli, non sapendo mai quando e soprattutto se verranno pagati.
Questa è la disperazione dei lavoratori che non li fa dormire di notte, li porta a intossicarsi di sigarette per il nervosismo e per la ruvida sensazione di essere soli, di non avere un futuro, anzi di non avere un domani e, soprattutto, di essere abbandonati a se stessi.
Danni irreversibili quelli subiti dai lavoratori che, loro si, si riservano di chiedere ai vertici aziendali che, dal canto loro, preoccupati delle condizioni della società, non mancano occasione di riunirsi in famosi locali della zona a banchettare, certo a spese loro, e certo con il lodevole intento di affrontare a tavola le gravi criticità aziendali.
Perchè si sa non c’è modo più efficace di affrontare un problema se non davanti ad una buona pietanza ed a buon bicchiere di vino…..
Forse qualcuno vedrà in ciò solo gli esiti di un’azienda in difficoltà condotta male e gestita peggio.
Noi ci vediamo i germi di una latente illegalità che se non arriva a sfociare ‘nel penale, poco ci manca.
Ma su punto ci saranno Autorità che andranno ad indagare e a pronunciarsi; Autorità che i lavoratori stanno pensando di mettere a conoscenza di quello che succede con la tacita connivenza delle Amministrazioni.
Nel frattempo i lavoratori, consapevoli che nulla cambia e come quindi non sia certo il momento di fermarsi, dopo la giornata di sciopero svoltosi lo scorso 15 marzo con grande partecipazione, sciopereranno nuovamente, questa volta per due giorni consecutivi, il prossimo 5 e 6 aprile 2022.
La protesta verrà accompagnata, nella giornata del 5 aprile, da una manifestazione cui parteciperanno non solo i lavoratori ma anche le loro famiglie, nel disperato tentativo di far capire a chi non vuol sentire e fa finta di non vedere che quello della Locride Ambiente è un problema sociale che si ripercuote con la forza di un uragano nella testa e nella vita dei figli e delle mogli di questi sfortunati lavoratori.
Il corteo prenderà le mosse a Siderno dal supercato MD in direzione di Corso della Repubblica verso la sede della Locride Ambiente per poi terminare innanzi la sede municipale.
Lo sciopero di giorno 6 aprile invece verrà accompagnato da una manifestazione che si terrà a Monasterace seguendo il medesimo percorso del corteo svoltosi in occasione dello sciopero del 15 marzo scorso .
Anche qui con la presenza delle famiglie e con l’augurio che almeno questo possa servire a smuovere un po’ di più le coscienze rispetto al nulla delle occasioni precedenti.
Sia come sia, i lavoratori e noi al loro fianco continueremo a lottare perchè consapevoli che ormai il punto di non ritorno è stato superato e alternativa non ce n’è: o la Locride Ambiente cambia comportamenjti ( e non vediamo come ciò possa avvenire) o cambiamo la Locride Ambiente.
Perchè così non può durare anche se siamo sempre pronti a fermarci e a fermare lo sciopero se qualcosa dovesse cambiare .
Il sindacato, comunque per il momento si fermerà qui… perchè altro non puiò fare in attesa che maturino i tempi previsti dalla legge per un nuovo sciopero.
I lavoratori però forse non lo faranno.
Alla fine della manifestazione di giorno 6, aprile infatti, gli stessi si riuniranno in assemblea autoproclamata per deecidere il da farsi, per decidere cioè se rientrare o meno al lavoro o proclamare in via di autotutela la loro astensione a tempo indeterminato.
Perchè si ripete la misura è ormai colma e il dado è tratto e i lavoratori, per come a noi già chiaramente espresso non intendono fermarsi.
Pasqua è alle porte e non è loro intenzione replicare le condizioni dell’ultimo triste Natale, subendo in silenzio e per di più essendo anche costretti a lavorare.
Se qualcuno – e ci riferiamo alle Istituzioni – ci sente e ci legge che intervenga per mettere riparo ad una situazione estremamente seria che si sta aggravando ogni giorno di più
Prima che sia troppo tardi
Vibo Valentia, 22 marzo 2022
Il Coordinatore Provinciale
dello SLAI – COBAS di Vibo Valentia
Nazzareno Piperno