Perchè ad oggi non sono stati dichiarati alberi monumentali i due Ficus presenti all’interno della Villa Comunale di Siderno ? Nessuno ha presentato richiesta ? Eppure, aggiungiamo noi, basterebbe solo che gli uffici tecnici comunali, associazioni o semplici cittadini, informassero il Dipartimento tutela ambiente della Regione Calabria, ai sensi della legge n.10 del 14 gennaio 2013, per ottenere la dichiarazione di rilevante interesse pubblico di due piante “uniche” che vantano100 anni di vita. Sarebbe un riconoscimento importante che servirebbe anche sul piano turistico alla città che, lo ricordiamo, può vantare un patrimonio di alberi e piante secolari come poche altre in Italia.
Se si dovesse attivare la procedura, peraltro già richiesta dall’artista sidernese Damocle Argiró, gli alberi, utilizzati in passato anche in occasione di alcuni concerti musicali del tour itinerante del Roccella Jazz Festival , verrebbero iscritti nell’albo nazionale degli alberi monumentali che ne certificherebbero il loro particolar pregio paesaggistico, naturalistico, storico e culturale diventando così un ulteriore elemento di valorizzazione e di attrazione turistica. Non rimane altro che dare il via all’istruttoria al fine del riconoscimento della monumentalità. A chi spetta attivarsi ?
Come ci suggerisce lo stesso Argirò, gli alberi monumentali sono quelli ultra centenari la cui circonferenza del fusto misurata a cm.120 da terra supera quella indicata nelle relative tabelle regionali. “A Siderno abbiamo più specie di alberi monumentali, oltre al ficus indicato, altri come pini, querce e ulivi e sarebbe bello pubblicarli sul sito del comune oppure organizzare dei percorsi conoscitivi con escursioni .
Anche il paesaggio e certe vie come il Dromo e la via Carrera rienterebbero su questi itinerari”. Altri alberi di rilevanza monumentale potrebbero essere la quercia della villa Calafati-Romeo in via dei Colli, quella in c.da Santi Marini e poi ancora quella di contrada Zammariti, oltre al pino di c.da Pantanizzi.
Antonio Tassone – ecodellalocride.it
Si ringraziano per le foto Damocle Argirò e Francesco Coluccio