Esattamente tre anni fa, il 4 gennaio 2015, nella sala consiliare del comune di Siderno, nel corso di una affollata conferenza stampa, veniva ufficializzata la candidatura del Sen. Pietro Fuda alla carica di sindaco della citta’ di Siderno, frutto dell’alleanza Sel (Fattore Comune) – Centro democratico e quindi Panetta-Fuda, cui si aggiunsero dopo pochi mesi il Partito Democratico (che rinunzio alle primarie) e il movimento Siderno Libera. Un amore politico improvviso, intenso e proficuo, nonostante le trentennali  lotte politiche ed ideologiche condotte da “fronti opposti”  sempre al servizio della collettività calabrese e sidernese ripagato con circa l’84% delle preferenze dei cittadini. Purtroppo  negli ultimi mesi si sono verificati alcuni episodi spiacevoli, primo tra tutti, la nomina della Commissione d’accesso per presunte infiltrazioni mafiose. A distanza di poco tempo, l’atto intimidatorio nei confronti del consigliere Giorgio Ruso che, poi, si è dimesso dal suo incarico istituzionale.

Antonio Tassone

Nella foto d’archivio, il sindaco Fuda, accompagnato in Comune dal leader di Fattore Comune, mentre stringe la mano ad alcuni dipendenti comunali al momento del  suo insediamento nel 2015.