SIDERNO – Non si conosce la data, né il periodo dell’anno. Ma una certezza c’è: nel 2020 i cittadini di Siderno si recheranno di nuovo alle urne per eleggere di nuovo sindaco e consiglieri comunali, dopo lo
scioglimento per infiltrazioni mafiose decretato nel mese di agosto 2018 e il conseguente commissariamento dell’Ente. Naturalmente, a oggi possiamo solo registrare le prime indiscrezioni relative ad alcuni movimenti sottotraccia che avrebbero già avviato alcuni dei protagonisti della vita politica cittadina.

LA LISTA UNICA

Ampi settori della società civile vedrebbero di buon occhio una lista unica c.d. “Di salute pubblica”, tale, cioè, da restituire una rappresentanza istituzionale in Comune e ripristinare l’agibilità democratica
in un comune le cui due ultime amministrazioni hanno dovuto subire l’onda dello scioglimento per infiltrazioni mafiose previsto dall’articolo 143 del Testo Unico sugli Enti Locali. In quest’ottica, il gradimento andrebbe in particolare su due cittadini espressione della società civile capaci, potenzialmente, di attirare consenso bipartisan. Si tratterebbe di due professionisti a riposo: l’ex
dirigente bancario Domenico Sorace e l’ex funzionario delle Ferrovie dello Stato Luigi Brugnano. Ma la loro disponibilità a candidarsi non sarebbe scontata e comunque sarebbe legata alla possibilità di presentare una sola lista elettorale, espressione di tutte le forze politiche e delle realtà associative presenti nel vasto territorio cittadino. Un’ipotesi tutt’altro che peregrina ma difficile da realizzare, tanto che al momento sarebbe più probabile una corsa a due o più liste anche nell’anno che verrà.

IL CENTRODESTRA

Da diversi mesi il soggetto politico capace di attirare sempre più consensi, in linea con l’andamento su scala nazionale, sembra essere la Lega Nord. In quest’orbita, gravita da tempo il docente Domenico Barranca, già vicesindaco di Siderno nel decennio precedente, che non ha mai nascosto la sua aspirazione a rivestire la carica di primo cittadino, tanto che sarebbe già particolarmente dinamico e attivo nell’allacciare relazioni politiche in città. Altro papabile potrebbe essere l’ex capogruppo di opposizione (e già vicesindaco di Siderno) Pietro Sgarlato, in quota Forza Italia. E’ evidente che solo un centrodestra unito potrebbe alimentare effettive chance di vittoria.

IL CENTROSINISTRA

L’assessore al Bilancio della giunta regionale Mariateresa Fragomeni è molto attenta alla sua Siderno anche dagli scranni della cittadella regionale, come ha dimostrato la sua presenza attiva nel Forum della Cooperazione che ha avuto luogo domenica scorsa al cinema Nuovo. Talmente
attenta che metterebbe Siderno al centro della sua azione amministrativa, puntando al recupero delle grandi opere e all’istituzione a Siderno della sede dell’ambito emergenziale di Protezione Civile, sebbene lo stesso assessore al ramo, su indicazione dei tecnici, si sia pronunciato per fissare tale sede a Locri. Ma è solo una piccola battaglia persa per la leader cittadina del Pd che potrebbe sfruttare l’esperienza alla cittadella regionale per proporsi come candidato sindaco in quota Pd nella Siderno del 2020.

IL CLAMOROSO RITORNO

Fonti vicine all’ex sindaco Pietro Fuda riferiscono che in senatore  non disdegnerebbe – previa verifica della candidabilità – di ricandidarsi a primo cittadino per riprendere quel filo interrotto da uno scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose le cui motivazioni continuano a non convincere i suoi tanti sostenitori e molti settori dell’opinione pubblica cittadina. Su di lui si concentrerebbero settori civici e del centrosinistra (escluso, ovviamente, il Pd).

Queste, comunque, sono solo le indiscrezioni al momento. Va da sé che si comincerà a parlare seriamente di candidature dopo le prossime elezioni regionali che avranno luogo, verosimilmente, il prossimo mese di gennaio. E soprattutto quando si avrà una data precisa del voto amministrativo
a Siderno.

Insomma, i motori non girano ancora al massimo, ma c’è chi li tiene accesi per poter partire in maniera efficace quando le indiscrezioni si trasformeranno – eventualmente – in certezze.

di Gianluca Albanese- lentelocale.it