Il Comune di Siderno ha attivato le procedure per ottenere un finanziamento finalizzato al recupero della Chiesa di San Carlo Borromeo, una struttura di particolare importanza storica ubicata a Siderno superiore. Che sia finalmente la volta buona per riportare all’antico splendore questo importante manufatto ? Un interrogativo sul quale pesano molte incertezze anche se la decisione del Comune di Siderno è stata ufficializzata con una delibera del Consiglio comunale; il fatto è che il finanziamento potrebbe anche non essere accordato e, quindi, anche le ultime speranze di salvare la Chiesa andrebbero perdute. D’altra parte la storia, e non solo per la Chiesa in questione, ci insegna che anche quando tutto sembra incanalato per il verso giusto, qui dalle nostre parti, arrivano sempre gli imprevisti che compromettono tutto. In questo caso sarebbe veramente un peccato perché se la Chiesa di San Carlo Borromeo non sarà oggetto di interventi piu’ o meno immediati rischia di andare inesorabilmente perduta perché si trova, ormai, in uno stato di avanzato degrado. L’ età della Chiesa di San Carlo Borromeo viene accreditata , nella sua attuale struttura, al XVII secolo. Da alcune fonti storiche, sembra pero’, che la Chiesa esistesse già precedentemente al seicento sotto altro nome. Infatti da documenti d’archivio, e in particolare dalla visita pastorale fatta nel 1543 dall’allora Vescovo di Gerace, Tiberio Muti, a Siderno Superiore, per come riporta Aldo Caccamo in un suo scritto dal titolo ” Cenni storici sulla Chiesa e sulla Confraternita di San Carlo Borromeo e delle anime del purgatorio in Siderno Superiore”, e da quella fatta da un altro Vescovo geracese Mons. Ottaviano Pasqua, risultava esservi in Siderno superiore una Chiesa,allora intitolata a Santo Stefano, con ubicazione che corrispondeva perfettamente a quella dell’attuale Chiesa di S. Carlo. Ecio’ ha fatto pensare agli storici che la Chiesa esistesse già nel 1500 anche se era intitolata a Santo Stefano. A rafforzare questa ipotesi c’è anche un altro elemento molto attendibile: su una delle campane della Chiesa è incisa la data 1493 e, quindi, è facile arguire che la realizzazione della Chiesa risalga al Quattrocento. Anche l’orientamento della facciata è verso ponente, come tutte le chiese di rito greco-bizantino e quindi cio’ fa pensare che esistesse prima del seicento. Una struttura dunque, di grande valore storico che sta rischiando di andare completamente perduta. Resta ,dunque, l’augurio che il progetto deliberato dal Comune di Siderno possa andare in porto e che l’impprtante Chiesa venga salvata e riportata alla sua antica bellezza.

Aristide Bava

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nella foto Chiesa di San Carlo Borromeo