“La capacità progettuale e la lungimiranza di un’amministrazione comunale si misurano nell’abilità di intercettare le forme di finanziamento più adatte ai propri progetti politici e nell’uso selettivo delle risorse. Ora, la ferma ostinazione nel voler giudicare il modus operandi degli amministratori locali, facendo unicamente appello ad un atto ricognitivo della regione Calabria significa che, per partito preso, non si voglia comprendere che, nella ricerca delle fonti di finanziamento, è necessario (strategico, diremmo) mettere a confronto le varie opportunità ed i vari fondi, in modo da individuare quelli che sono più in linea con le proprie esigenze e scelte politiche sia a livello progettuale sia a livello di organizzazione.
Spiace, ancora una volta, dover suggerire al consigliere Trimboli un allargamento del proprio convincimento sul punto onde ampliare il proprio angolo visivo di osservazione oltre il semplice contenuto letterale del “sacro” atto di ricognizione della Regione Calabria pubblicato lo scorso 9 giugno.
Volendone infatti trarre una interpretazione sistematica e soprattutto politica dello stesso risulta di chiara evidenza quanto quest’ultimo rappresenti il tentativo estremo e maldestro di riversare sui comuni la responsabilità del mancato utilizzo di tutti i fondi Por, pena il disimpegno degli stessi.
Non si spiegano diversamente altrimenti questi errori di valutazione dei tempi di programmazione se si considera che dovrebbero essere premiati i comuni con progetti esecutivi già pronti e – niente meno che-adeguati al prezzario regionale pubblicato il 2 maggio scorso.
Quindi, in estrema sintesi, i comuni avrebbero dovuto avere progetti esecutivi già pronti, ottenendo le autorizzazioni (che generalmente si ottengono dopo mesi) in soli 30 giorni circa (il tempo che va dalla pubblicazione del prezzario, del 2 maggio scorso) alla pubblicazione dell’atto ricognitivo (9 giugno scorso).
La serietà della progettazione non si presta a questo assurdo programma della Regione Calabria, anche perché nel frattempo, anziché predisporre progetti senza la “preesistenza” di un bando già pubblicato l’Amministrazione Comunale di Siderno ha dato priorità a quelli già usciti, rispettando i termini, seppur presentando anche nel caso che ci occupa un progetto completo per interventi di efficientamento energetico della scuola media “G. Pedullà”.
Si possono pertanto obiettare e non condividere le scelte politiche ma non si può eccepire una presunta mancanza di capacità progettuale in relazione ad una presunta volontà della Regione Calabria di voler ottenere un mero elenco di progetti da parte dei Comuni.
Non si può che concludere – a chiosa e senza ulteriormente intervenire sulla vicenda dacché le polemiche non servono al Paese – affermando che una cosa è la lungimiranza in ottica virtuosa altra cosa è la chiaroveggenza di cui, ahinoi, bisogna ammetterlo, non si è ancora dotati.
Giusy Massara
Capogruppo consiliare PD
Segretario Circolo PD di Siderno “