R. e P.

In relazione alla nota degli attivisti5stelle attinente il pagamento dei dipendenti esterni, pur apprezzandone l’impegno in favore dei lavoratori, si precisa che le notizie fornite agli attivisti e da essi recepite e divulgate sono inesatte.
Infatti, lo stipendio di Aprile è già stato pagato da tempo, tredicesima e quattordicesima altrettanto, mediante rateizzazione in busta paga come da accordi sindacali, lo stipendio di Maggio matura da giorno 15 corrente mese.
Non si comprende pertanto l’attribuzione di un dato non veritiero quanto infamante nei confronti di chi continua incessantemente a svolgere il proprio lavoro informato ai principi di correttezza e trasparenza in un territorio peraltro “difficile”.
Stimiamo che la migliore tutela dei diritti dei lavoratori passi attraverso la corretta informazione, attraverso l’analisi delle difficoltà al fine di porvi rimedio, ci pare invece che le informazioni non vagliate e acquisite in modo superficiale, in realtà non giovino assolutamente a nessuno. Peraltro di tali notizie la società non è mai stata avida nei momenti seri di contraddittorio con i lavoratori.
Ciò che però lascia ancora più perplessi è che non si ponga in luce un dato oggettivo e che in realtà costituisce l’unico vero problema nel rapporto tra società e dipendenti e cioè che i Comuni committenti non pagano entro i termini pattuiti o ancor peggio non pagano proprio. Eppure ciò nonostante grazie al costante e capace impegno della società si riesce sempre a mantenere fede agli impegni assunti, proprio perché a noi sta particolarmente a cuore la tutela personale sul luogo del lavoro e la gratificazione economica del dipendente. Ma questo evidentemente non interessa.
Volendo tuttavia ingaggiare un comportamento resiliente, come per prassi aziendale, desidererei che la parte politica, cui evidentemente il tema sta a cuore, preso atto dell’inesattezza di quanto mediaticamente propinato, si renda parte attiva di un percorso responsabile che consenta realmente di eliminare il problema atavico del ritardo nei pagamenti coinvolgendo però il responsabile diretto, ossia la parte pubblica.
Abbiamo più volte ad esempio proposto la sottoscrizione di una clausola fideiussoria o la stipula di una polizza rischi che possa essere attivata allorquando un Comune non provveda correttamente al proprio obbligo, tuttavia la proposta stenta ad essere recepita.
Pertanto, invitiamo gli attivisti del movimento 5 stelle ad impegnarsi ad aiutare i lavoratori in sinergia con l’azienda, affrontando il problema in modo costruttivo, magari sollecitando il comportamento virtuoso dello Stato che pur contraendo impegni poi non vi assolve.

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