Riunione fiume del Consiglio comunale di Siderno. Tutti presenti tranne consigliere comunale della lista “Volo” Michele Cataldo, il vicesindaco Anna Romeo e l’assessore alle Politiche Sociali Bianca Gerace. Il dato politico emerso dalla seduta consiliare di ieri sera è che, almeno per il momento,  sono terminate le trattative politiche durate alcune settimane tra il Sindaco Piero Fuda e la segretaria del Pd Mariateresa Fragomeni volte ad effettuare un azzeramento di giunta e della presidenza del consiglio comunale. “Sono stata chiamata dal Sindaco Fuda- ha dichiarato la Fragomeni- perché noi non abbiamo mai nascosto la volontà di poter aiutare questa amministrazione che abbiamo contribuito a far eleggere”. “Però vogliamo rimanere coerenti con il nostro operato,  il Sindaco non ha inteso seguire le nostre richieste e vorrà dire che noi proseguiremo all’opposizione come abbiamo fatto sino ad ora mentre il presidente continuerà a votare difformemente da noi”. All’inizio della seduta il consigliere Pietro Sgarlato aveva chiesto un’inversione dell’ordine del giorno per favorire la discussione del punto politico più importante della seduta di ieri sera ossia la “gestione dell’Ufficio di Presidenza”. Il civico consesso, a maggioranza, ha rigettato la richiesta del consigliere d’opposizione. Nove i voti contrari e sette favorevoli. Il primo punto all’ordine del giorno riguardava la presentazione del Documento unico di programmazione ( Dup) per il periodo 2018/2020, un argomento  importante per il futuro della città che – lo ricordiamo – si trova ancora in stato di dissesto anche se, come continua a sostenere il sindaco Fuda, l’Ente dovrebbe quanto prima uscire da questa negativa situazione. A prendere la parola per primo è stato l’assessore al bilancio, Giovanni Lanzafame, che, a differenza di quanto prevede il regolamento, ha voluto dare un taglio politico e non tecnico al suo intervento, cosa che ovviamente non è andata giù ai consiglieri d’opposizione che hanno vibratamente protestato contro il presidente del consiglio che ha concesso troppa libertà e troppo tempo all’assessore al bilancio. Dalla relazione letta in aula da Lanzafame si è appurato che questa amministrazione, a suo avviso, è stata la migliore di tutte. Un’amministrazione responsabile, coerente, che alle parole preferisce i fatti e soprattutto trasparente. Ha rimarcato che qualcuno sta lavorando per “essere da freno a qualunque iniziativa provenisse dalla maggioranza con un atteggiamento che danneggia il paese”. Ha proseguito ricordando la questione relativa alla vicenda dei fondi per la diga “che invece verranno utilizzati altrove, nel silenzio di quella stessa parte politica che tanto sbandiera l’importanza del rapporto con la regione, ma poi non riesce, non vuole o non sa imporsi in un vicenda tanto importante per Siderno e la Locride tutta”. E parole ne ha avute anche per chi la maggioranza l’ha abbandonata e chi è stato all’opposizione fin da subito perseguendo questa scelta, “senza però fornire alcun contributo di idee e proposte”. Tra poco usciremo dal dissesto e abbiamo risolto il problema della piscina e del lungomare . Lanzafame ha attaccato anche la stampa a “questi opinionisti che lanciano scoop sulla base di fonti “attendibili”, senza verificare se lo siano davvero, voglio solo dire che se c’è una cosa che ha caratterizzato e sta caratterizzando questa amministrazione è l’assoluta trasparenza”. Ovviamente le dichiarazioni politiche di Lanzafame non sono state digerite dalla minoranza. “Nella sua relazione – ha affermato il consigliere Vincenzo De Leo – non ha fatto altro che fare proclami per opere ordinarie e che lei considera straordinarie. Chi è andato via dalla maggioranza non è mai stato apprezzato. E la mia domanda è: lei da chi è sostenuto in consiglio comunale»? Antonio Sgambelluri del Pci ha replicato:  “non spettava a lei l’analisi politica, se pensava che io restassi ad alzare solo la mano in Consiglio si sbagliava di grosso, perché  fin dalla campagna elettorale ho sempre detto che  sarei uscito dalla maggioranza se non avessi notato la massima trasparenza negli atti dell’amministrazione comunale. E’ ora che la maggioranza – ha concluso – si ponga il problema dei suoi numeri risicati in Consiglio». A prendere la parola è stata quindi la consigliera del Pd Maria Teresa Fragomeni che rivolgendosi a Lanzafame ha dichiarato: “assessore lei non poteva non sapere che “per la diga di Siderno” i fondi regionali  sono stati trasferiti altrove perché ormai inutilizzabili: ho la relazione del dipartimento di riferimento, chi doveva gestire il finanziamento era il consorzio di bonifica di Caulonia oggi commissariato e questo nel 2009. Il tempo utile per l’esecuzione dei lavori era di 12 mesi. Negli anni non è stato presentato mai nulla. A quel punto la revoca del finanziamento concesso è stata necessaria per non perdere i fondi ministeriali gestendoli in maniera diversa. Debbo pensare che lei non solo è “ignorante” (nel senso di ignorare la materia) ma anche “incapace”. Il Consigliere Pietro Sgarlato ha criticato la tanto sbandierata  trasparenza amministrativa parlando anche di conflitti d’interesse nell’organismo di valutazione , fatto gravissimo, mentre il consigliere del Pd Giorgio Ruso, ha tuonato: mi chiedo quali fondi abbia portato a Siderno l’assessore Lanzafame e Possibile, a differenza del Pd. Il Consiglio ha ritirato la delibera relativa al regolamento di concessione degli immobili comunali, ha approvato a maggioranza il regolamento della commissione Pari Opportunità ed ha istituito all’unanimità il Garante dei Diversamente Abili e infine votato  il gemellaggio con la cittadina portoghese di Barcelos, stralciando alcuni  articoli riguardanti il comitato di gemellaggio dopo che era intervenuta la dottoressa Paola Commisso a chiarire tutti i dubbi dei consiglieri.

A.t.