E’ iniziata finalmente la bonifica per la rimozione delle lastre di cemento-amianto (eternit) abbandonate da molto tempo per le vie di Siderno. L’ Osservatorio cittadino Rifiuti ha espresso il suo compiacimento per la soluzione del problema ma ha voluto ricordare anche la necessità al fine di prevenire che si possano ripetere futuri abbandoni, che vanno ad incidere pesantemente sul bilancio comunale a causa del costo di eventuali ulteriori bonifiche ( oltre che cagionare possibili danni alla salute pubblica ) , della pubblicazione di un Avviso, da affiggere sulle pubbliche vie, indirizzato a dissuadere all’abbandono delle lastre di eternit e sensibilizzare i cittadini sulle problematiche correlate alla respirazione delle fibre aero-disperse. Ricordiamo ad ogni buon conto che, sulla base di una recente ordinanza per chi abbandona rifiuti per le strade, è stata prevista, una sanzione da €300,00 a € 3000,00 fino ad arrivare al doppio per l’eternit. Intanto per rimanere in tema di rifiuti, e piu’ specificatamente della raccolta della differenziata c’è da segnalare una significativa iniziativa dell’ Istituto Comprensivo “Bello – Pedullà- Agnana” diretto dal Dirigente scolastico Vito Pirruccio che partendo dalla considerazione che differenziare i rifiuti è un modo per educare alla cittadinanza attiva, ha deciso di far entrare questo segmento educativo nel bonus di merito ai docenti. Ecco, dunque, che “Educare vuol dire esporre comportamenti, sviluppare abitudini con l’esempio e non con parole di raccomandazione o di dileggio”, definizione della funzione docente di Leonardo Trisciuzzi campeggia nel frontespizio dei documenti didattici più significativi dell’Istituto Comprensivo sidernese e , partendo da questo ruolo principe del fare scuola, il Nucleo di Valutazione Interno (NIV) dell’istituto sidernese ha ulteriormente rivisto i criteri dell’assegnazione del Bonus merito ai docenti, il salario accessorio contemplato dalla legge sulla Buona Scuola. Già quest’anno il Bonus merito dell’Istituto Comprensivo pone il focus sull’Educare alla Cittadinanza Attiva all’interno dei tre pilastri valutativi previsti per l’assegnazione delle risorse finanziare destinate al merito docenti. In particolare, il NIV ha valutato che la Cittadinanza Attiva, fortemente sollecitata in questa fase della vita politica e sociale dalle comunità dentro le quali ricade l’istituto, debba espletarsi principalmente facendo sistema con gli enti locali e avviando la differenziazione dei rifiuti in classe per migliorare la qualità ambientale del nostro territorio. In pratica un modo per fare entrare in classe la differenziata, non solo come gestione quotidiana dei rifiuti, ma come azione formativa vera e propria meritevole di valutazione di merito della stessa azione docente. A tal fine, il 20% del budget assegnato dal MIUR all’istituto (il 20% corrisponde a € 5.000,00 dell’intero importo da corrispondere a fine anno scolastico) verrà assegnato all’aggregato professionale docente (scuola infanzia-primaria o scuola media) che sarà capace di mettere in campo un’azione educativa efficace in materia di educazione a differenziare i rifiuti in classe. La scuola attraverso questa opzione opera una chiara scelta formativo-didattica nell’ambito dell’autonomia scolastica, in linea con il RAV (Rapporto di Autovalutazione) e il Piano Triennale dell’Offerta Formativa. Inoltre, fa sistema con gli enti locali. affiancandoli e sostenendoli per raggiungere i traguardi in materia di differenziazione dei rifiuti e per operare un salto di qualità significativo dentro un modello virtuoso di comunità educante. Questo target valutativo verrà monitorato da un soggetto esterno operante nel campo del volontariato (incarico non retribuito) al quale la scuola affiderà il compito di certificare il trend didattico programmato e il giudizio finale sull’aggregato professionale docente che si sarà distinto nell’opera educativa di differenziare i rifiuti in classe. Un modo, quindi, di fare scuola aperto al contesto territoriale non solo in termini di scambio di obiettivi, ma cedendo una quota di valutazione del servizio per non chiudersi nel cerchio asfittico dell’autoreferenzialità
Aristide Bava