SIDERNO – Autentico bagno di folla, con molti cittadini arrivati anche dai centri vicini, per assistere alla tradizionale “svelata” , manifestazione di grande spessore religioso che si sviluppa lungo il Corso della Repubblica ed abbraccia le due principali Chiese della città, quella di S. Maria dell’ Arco gestita da Don Massimo Nesci e quella di Maria SS. Di Portosalvo curata da Don Cornelio Femia. Come da rituale la statua ddi Gesu’ accompagnata da quella di San Giovanni è uscita dalla Chiesa di Maria SS. Di Portosalvo portate a braccio di fedeli mentre quella della Madonna dalla Chiesa di S. Maria dell’arco dalla parte opposta del Corso principale. Lungo due imponenti ali di folla San Giovanni a piu’ riprese è chiamato a fare la spola tra Gesu’ e la Madonna per annunciare alla Santa Vergine, vestita a lutto e incredula, la resurrezione del Cristo sino a quando arrivano ad incontrarsi e la Madonna si libera del vestito a lutto e si mostra in tutta la sua bellezza . Il momento, questo, culminante della man infestazione che è accompagnato da un lunghissimo applauso dei fedeli . Una manifestazione che si ripete annualmente ma che continua ad esercitare un momento di grande attrazione e che quest’anno ha richiamato veramente tantissima gente a conclusione di un periodo pasquale che già con una serie di manifestazioni volute da Don Cornelio Femia per solennizzare l’invito di Papa Francesco “ad uscire fuori dalle mura parrocchiali per poter incontrare tutti” e con la stessa processione di venerdi alla quale hanno partecipato un gran numero di fedeli, ha dato conferma della grande voglia di fede che la città registra. Analoga manifestazione, peraltro, si è svolta anche nel centro storico di Siderno superiore sotto. E anche in questo caso la partecipazione della cittadinanza è stata notevole. D’altra parte la grande folla registrata a Siderno con le manifestazioni religiose ha ripagato la città dall’assenza, quest’anno, della tradizionale festa del lunedi dell’Angelo, giornata che chiudeva le manifestazioni pasquali con la “festa del dolce pasquale “ e prima ancora con la “sagra della sguta” di cui era stata annunciata la “riedizione” ma che,a causa della spending review, è stata cancellata. Era una manifestazione che richiamava anch’essa, la folla delle grandi occasioni e che era diventata per molta gente un appuntamento fisso. A causa di questa “assenza” molti sidernesi hanno vissuto la “pasquetta” con il tradizionale fuori porta. Non ci sono stati i grandi numeri del passato e la giornata primaverile ha favorito il rituale della scampagnata e la città, abbastanza tranquilla per tutta la mattinata e le prime ore del pomeriggio, si è rianimata solo nelle ore serali.

Aristide Bava

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