Siderno è forse uno dei pochi paesi lungo la costa ionica a non avere, a tutt’oggi, una struttura idonea per la cura e lo svolgimento di eventi culturali, teatrali, di spettacolo, ecc. Teatro, auditorium, palazzo della cultura … lo si rubrichi come si voglia e, finanche, centro polifunzionale: nulla!
Eppure la storia di questo paese ci insegna che fu culla di eventi e spettacoli sempre di ben noto spessore e di ampio respiro che ci consegnano ad oggi rispettabilissime serate ed occasioni per celebrare i cultori, gli artisti, i poeti e tutti coloro che, attraverso le più suggestive forme espressive dell’arte, hanno dato un’impronta virtuosa e di decoro alla nostra città.
Manifestazioni, tuttavia, sempre arrangiate – previ scongiuri temporali – nelle due piazze principali o, nei periodi invernali, presso la sala consiliare del Comune, o fittando i locali, uso convegno, messi a disposizione da operatori di strutture turistiche.
Oggi, purtroppo, la decadenza strutturale del paese e la caduta di stile di amministrazioni, sempre più prese da logiche spicciole e poco lungimiranti, hanno reso il paese un coacervo privo delle strutture necessarie per assicurare non solo l’avvio di stagioni teatrali e culturali di ogni sorta ma anche solo e semplicemente serate di spettacoli, balletti, convegni, ecc. …
Questa triste e scurissima pagina della storia culturale sidernese ha trovato la sua migliore trascrizione, ahinoi, in occasione di uno degli eventi più attesi della tradizione musicale della comunità, ovvero il saggio musicale organizzato dal Corso ad indirizzo musicale della Scuola Media dell’Istituto Comprensivo “M. Bello – G. Pedullà – Agnana” che, come noto, si è sempre svolto, negli ultimi anni, presso il Centro Polifunzionale di via F. Macrì, e giunto, vieppiù, alla sua 40esima edizione.
La struttura, libera ormai da mesi da gestioni infruttuose per l’ente, chiusa, sporca e senza allaccio elettrico, avrebbe dovuto essere pronta per il giorno della manifestazione, fissata per il 31 Maggio scorso.
D’altronde, il Dirigente scolastico si era premurato di protocollare, in tempi non sospetti e con largo anticipo, le richieste autorizzatorie per l’allestimento della sala del Polifunzionale, affinché venisse garantita l’esecuzione dello spettacolo da parte delle tre classi interessate, alla presenza, come prassi, di moltissime persone, che onorano e apprezzano l’evento con la loro partecipazione, a dimostrazione del fatto che la comunità ha bisogno di momenti di cultura e di socialità.
Ebbene, solo a distanza di pochissimi giorni dalla data stabilita, dopo gli ennesimi pungolamenti degli ins. del corso musicale e su sollecito del PD di Siderno, nella persona del segretario di Circolo, Giusy Massara, e del medesimo Consigliere Comunale, in quota PD, Alessandro Archinà, gli uffici comunali prendevano finalmente atto della richiesta d’uso del Polifunzionale, inopinatamente disattesa e non considerata fino a quel momento, nonostante ben si sapesse che la struttura necessitasse ancora dell’allaccio elettrico e delle pulizie e che la scuola ogni anno organizzasse il suo saggio presso il suddetto locale (sic!).
Morale della favola: il saggio musicale, a causa dell’inefficienza di questa Amministrazione Comunale, è stato rinviato di una settimana, con notevoli disagi per allievi, genitori, insegnanti ed operatori scolastici tutti, per riuscire a garantire quei servizi di cui un istituto scolastico ha ordinariamente necessità a tutela del diritto allo studio e della creatività dei giovani, il ns futuro!
Ci si domanda come si possa trascurare un’istituzione scolastica, svilendo e/o comunque rendendo oltremodo faticoso il lavoro svolto con dedizione e passione da parte di giovani ed insegnanti.
Un ennesimo gap che sconcerta e che si auspica possa essere di monito al fine di evitare di obliare circostanze che tocchino le speranze, le emozioni, le ansie e le fatiche dei ns figli.
Nella speranza remota di avere il teatro …, si prenda atto che cittadini ed enti sono due elementi della stessa medaglia che ci danno il polso sulla problematicità oggettiva nell’effettuare un servizio di qualità. Ecco perché una struttura come il Centro Polifunzionale, di proprietà del Comune, non dovrebbe mai essere lasciata all’abbandono (così come lo si sta facendo attualmente), ma necessiterebbe, al contrario, di periodici interventi di pulizia e di manutenzione ordinaria che possano scongiurare un inevitabile e graduale deterioramento, anche al fine di incentivarne un proficuo utilizzo.
Non ci si può autocelebrare e/o dirsi premiante una produttività che sia scollegata dalla resa dei servizi al cittadino.
Il Circolo del Partito Democratico di Siderno