COMUNICATO STAMPA

“Marta Russo. Di sicuro c’è solo che è morta”. E’ il titolo del libro inchiesta del giornalista genovese Vittorio Pezzuto, che sarà presentato sabato 23 ottobre alle ore 18 allo spazio culturale “MAG. La ladra di libri” di corso Garibaldi, 281 a Siderno.

Nelle circa 700 pagine del pregevole lavoro letterario, Pezzuto ripercorre ogni aspetto della controversa vicenda giudiziaria conseguente all’omicidio della giovane studentessa nel cortile dell’università “La Sapienza” di Roma, avvenuto vent’anni fa.

Un’inchiesta che non fa sconti, quella di Pezzuto, che ripercorre ogni dettaglio dell’operazione giudiziaria e tutte le contraddizioni di un processo che vide la condanna di due giovani ricercatori dell’istituto di Filosofia del Diritto, ovvero Giovanni Scattone e il sidernese Salvatore Ferraro.

Un omicidio senza movente e che registrò un atteggiamento contraddittorio della procura di Roma e di molti testimoni escussi, tra cui la segreteria Gabriella Alletto e l’assistente Maria Chiara Lipari.

Un delitto per il quale i PM Ormanni e Lasperanza diedero l’impressione di dover trovare dei colpevoli a tutti i costi, anche senza prove schiaccianti, e che si concluse con un processo in cui vennero comminate due condanne senza la certezza della loro colpevolezza, al di là di ogni ragionevole dubbio.

E il libro di Pezzuto non fa sconti, attraverso l’analisi delle carte processuali e la lettura dei giornali dell’epoca, mettendo in risalto la spettacolarizzazione mediatica di una vicenda in cui, a distanza di vent’anni da quei tragici fatti, rimangono ancora molti nodi irrisolti.

Se ne discuterà sabato 23 a Siderno, nello spazio culturale “MAG. La ladra di libri”, insieme all’autore Vittorio Pezzuto, giunto appositamente da Roma e all’avvocato Giorgio Ferraro, fratello di Salvatore.