Aristide Bava
SIDERNO – Che fine ha fatto l’annunciato finanziamento di 1,390.000 euro annunciato nel gennaio scorso per i lavori di restauro e recupero della Chiesa di San Carlo Borromeo ? Del finanziamento era stata data comunicazione dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ed era finalizzato a concretizzare un progetto previsto da molto tempo per riportare alla sue enorme bellezza l’importante Chiesa ubicata nel centro storico sidernese La notizia era stata felicemente accolta dalla comunità locale soprattutto perchè supportata dalla necessità di salvare un sito di particolare importanza per il borgo antico e per l’intero territorio comunale. La Chiesa in questione, di rito greco bizantino, risale probabilmente al XVII secolo, anche se stando ad alcune fonti storiche, pare esistesse già prima del Seicento sotto altro nome. Lo stesso responsabile della Parrocchia di San Nicola di Bari di Siderno superiore, Don Giuseppe Alfano, appena avuto notizia del finanziamento aveva indirizzato all’ex sindaco della città, Pietro Fuda, una lettera per esprimere i più sinceri e sentiti ringraziamenti, a nome della Curia Diocesana, di tutta la Comunità Parrocchiale di Siderno Superiore ed in particolare della Confraternita di San Carlo Borromeo e delle Anime del Purgatorio, per l’avvenuto stanziamento utile per il recupero della Chiesa di San Carlo Borromeo, che, ormai da molti anni, versava in un pessimo stato di conservazione. Don Alfano ricordava l’importanza di salvare con opportuno restauro quell’ antico ed artistico luogo di culto sidernese, ” muto testimone del glorioso passato dell’antico centro collinare”, che è stato da sempre tra le aspirazioni di più Vescovi, Parroci e Associazioni, che nel corso degli anni in modi e tempi diversi avevano cercato di sensibilizzare la popolazione sulla necessità della messa in sicurezza della Chiesa e del successivo indispensabile intervento di restauro. Affermazioni ben ponderate perchè sia in termini storico-culturali, sia per la sua bellezza artistica ed architettonica la Chiesa di San Carlo Borromeo di Siderno Superiore è da considerare come un grande patrimonio del borgo antico ed è certamente un autentico “gioiello storico” termine usato spesso nei vari convegni e nelle conferenze che nel corso degli anni si sono tenute per evidenziare la necessità del suo recupero sollecitato già piu’ di trenta anni or sono da Italia Nostra e dal Sidus Club , che sin dalla sua nascita si è posta l’obiettivo della salvaguardia e della rivalutazione del borgo antico e delle sue presenze architettoniche. Proprio Italia Nostra con la collaborazione del Sidus Club presieduto da Albarosa Dolfin furono i primi, tanti anni addietro, ad effettuare interventi di pulizia del sito che stava letteralmente cadendo in pezzi. Negli anni a seguire furono,poi, effettuati altri interventi, sempre di volontariato, che hanno consentito che la Chiesa rimanesse in piedi anche se, ovviamente, per ridarle lo splendore di un tempo è necessaria una sua completa ristrutturazione. Il finanziamento annunciato nel gennaio scorso pareva avere aperto la strada giusta per il suo recupero totale. Dopo dieci mesi, però, la comunità è ancora in attesa di notizie piu’ concrete. Il finanziamento esiste oppure no ? E se c’è, perchè non si inizia l’iter per i lavori ?
nella foto la Chiesa di San Carlo Borromeo