R. e P.

siamo molto preoccupati perchè l’ASP non effettua da mesi controlli sulle acque potabili della provincia a causa della mancanza di strumenti. Ancora una volta il dott. Brancati ha disertato la riunione con i Sindaci che avrebbero posto il  problema. Noi abbiamo chiesto all’ArpaCal di voler mettere in atto uno step per rassicurare la popolazione. Siamo in apprensione anche per effetto che è stato soppresso il servizio alimenti e bevande ed allo stato non è attivato alcun servizio sostitutivo.
Vi tasmetto copia della lettera inviata all’ArpaCal con preghiera di
ampia diffusione.
             Arturo ROCCA
                Presidente
A.p.s. Osservatorio Ambientale Diritto per la Vita

Spett. ArpaCal

Reggio Calabria

Questo Osservatorio con grande entusiasmo e sacrifici conduce da tempo una campagna per la promozione dell’acqua pubblica al fine di scoraggiare l’acquisto di quella imbottigliata sia per la convinzione della bontà dell’acqua che scorre nei rubinetti dei nostri paesi ma anche per cercare di fermare l’uso della plastica, tra le prime cause dell’inquinamento.

Che i calabresi non hanno fiducia nell’acqua pubblica è ormai un dato acclarato e cercare di ribaltare tale convinzione fa parte dell’enunciato statutario del nostro sodalizio. Abbiamo cercato di utilizzare ogni canale per questo obiettivo e sottoscriviamo protocolli d’intesa con i comuni che li veda impegnati ad effettuare trimestralmente le analisi e passarle al nostro servizio che si occupa di pubblicarle sull’applicativo https://acquapotabile.crowdmap.com/.

Purtroppo molti comuni non hanno rinnovato il protocollo e tantissimi non lo sottoscrivono trincerandosi dietro ristrettezze di bilancio che non consentono di programmare analisi frequenti. Anzi quasi tutti ammettono di non essere in grado di provvedervi neanche sporadicamente.

Abbiamo cercato di rivolgerci all’ASP, responsabile per legge del controllo della potabilità dell’acqua, in maniera informale ci è stato detto che non hanno i contenitori per il prelievo dei campioni e nessuno che si possa recare a recapitarli in laboratorio.

Di fatto sono annientati gli effetti del DECRETO 14 giugno 2017 del MINISTERO DELLA SALUTE che ha Recepito la direttiva (UE) 2015/1787 perché nessuno controlla la potabilità dell’acqua se non in caso di grave emergenza (vedi Brancaleone).

Si chiede, ove possibile, di voler mettere in atto uno step programmato sulla potabilità delle acque della provincia a cominciare da quelle segnalazioni giunte da comuni, associazioni ed enti.

Vi sono pubbliche fontane a cui una larga fetta della popolazione si approvvigionava che sono entrate nella morsa delle menzogne della cattiva qualità per cui sono immeritatamente disertate anche perché nessuno smentisce con prove di laboratorio tali fase notizie. Nella convinzione che il vostro ed il nostro lavoro possa ridare fiducia nell’acqua pubblica siamo disponibili a pubblicizzare anche attraverso i nostri canali i risultati delle analisi che andrete ad effettuare. Si potrebbe anche organizzare un convegno come quello effettuato a Gioiosa Ionica nel novembre 2014.

Nella speranza che la presente sia tenuta nella giusta considerazione si inviano i migliori saluti

Arturo Rocca- Presidente Osservatorio