Riceviamo dalla mail (volodisiderno@hotmail.com) e pubblichiamo:

“L’era Fuda –come pomposamente si afferma un po’ ovunque- è cominciata”. Prendiamone atto anche se avremmo preferito che, al posto dell’era Fuda, si avesse la percezione chiara dell’inizio di una nuova era per Siderno. Ma così, purtroppo, non è. Nonostante le parole di pacificazione del neo presidente del consiglio e il suo invito ad abbandonare divisioni ed ideologie al solo scopo del benessere della città, non possiamo non nutrire parecchie perplessità a tale proposito. Come è possibile predicare bene, ma solo a parole, e razzolare male, nei fatti? E’ credibile il pulpito dal quale arriva l’invito, se gli stessi autori della sterile predicazione hanno disatteso in modo clamoroso, loro e solo loro, principi elementari di convivenza e condivisione politica? Chi dovrebbe “pacificare” se non proprio loro che hanno creato in seno a se stessi divisioni difficilmente sanabili e acide polemiche, che hanno operato una sorta di separazione netta tra “buoni” e “cattivi” (premiando i primi e punendo, “a schiaffi”, i secondi”), loro che all’esordio in consiglio comunale, per la prima volta nella storia democratica di questa città, hanno proposto due diversi nominativi, l’un contro l’altro armato, a ricoprire la carica di presidente del consiglio? Insomma, stando così le cose, non è difficile prevedere che la nuova era per Siderno può attendere! Nel frattempo, e ci viene in mente una famosa frase di un film di Nanni Moretti, non sarebbe male che il centrosinistra che governa Siderno, anzi che azioni “sinistre”, cominciasse a dire e a fare qualcosa di sinistra.

VOLO

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