Nei giorni scorsi, dopo un’attesa di circa 18 mesi, è nata AN.BTI Associazione Nazionale Bus Turistici Italiani. A farne parte, nel Consiglio Nazionale in rappresentanza del Sud Italia,  il giovane imprenditore sidernese Nicola Troiolo (foto) che si è subito dichiarato “orgoglioso di essere stato uno dei soci fondatori e fiero di fare parte del neonato organismo”.L’Associazione Nazionale Bus Turistici Italiani nasce dal Comitato Bus Turistici Italiani, il primo raggruppamento di aziende del settore in Italia. Una realtà, nata in conseguenza della crisi sanitaria che sta interessando anche l’Italia e che, attualmente, conta l’affiliazione della maggior parte delle aziende titolari di Bus Turistici.

Una realtà che, tradotta in numeri, significa più di 25mila posti di lavoro, altrettanti bus che viaggiano sulle strade ed autostrade italiane, 2,5 miliardi annui di fatturato, 1,7 miliardi di chilometri percorsi ogni anno, 450 milioni di litri di carburante consumati. Oltre ad un indotto che comprende guide, accompagnatori, officine, carrozzieri, costruttori, assicurazioni, gommisti, elettrauto e – non ultimo – l’acquisto di mezzi, che ogni anno genera l’immatricolazione di circa 750 bus, con un fatturato totale di circa 220 milioni di euro. Un settore che genera anche importanti ricadute sui bilanci pubblici, se si contano i circa 270 milioni di accise derivanti dall’acquisto di carburanti ed ulteriori 100 milioni di euro incassati direttamente dai comuni attraverso i tickets bus.

A causa del coronavirus quello dei bus turistici è stato il primo settore a fermarsi e, presumibilmente, sarà l’ultimo a ripartire. In questo contesto il Comitato nasceva proprio con la volontà di dare voce ad un comparto non adeguatamente considerato da Istituzioni ed opinione pubblica ed ha trovato il proprio compimento con la trasformazione in Associazione il 17 novembre 2021.

Complimenti Nicola !

Antonio Tassone- ecodellalocride.it