Riceviamo e pubblichiamo:

Ci risiamo! Stavolta è la visita dell’Assessora regionale, così la Boldrini esige che si chiamino le amministratici, a rinfuocare la polemica sulla questione ambientale a Siderno.

In contrada San Leo è tornata la puzza, in effetti mi dicono che, i miasmi non siano mai andati via.

L’Assessora snocciola dati, parla di investimenti importanti, soprattutto sul territorio sidernese, quarantacinque milioni di euro per la realizzazione di un nuovo impianto a completamento del ciclo dei rifiuti che, prevede un articolato piano su scala regionale.

Il Sindaco, fa gli onori di casa, come è giusto che sia e sin qui, nulla quaestio.

Ciò che risulta difficile da comprendere è invece l’atteggiamento dell’attuale amministrazione e di tutti coloro che l’hanno votata e sostenuta e soprattutto di chi oggi siede in giunta con ruoli importanti.

Quelle stesse persone cioè che, da i banchi dell’opposizione e anche da fuori il Consiglio Comunale, minacciando d’incatenarsi davanti ai cancelli degli impianti già esistenti, fomentavano la comunità, già esasperata dalle emissioni maleodoranti, circa la nocività dell’impianto di separazione e di tutti gli impianti in genere.

Quelle stesse persone, che anni fa portavano i residenti, delle zone vicine agli impianti, ai consigli comunali, oggi difendono quegli stessi impianti di smaltimento e per trovare un minimo di giustificazione, alle mancate promesse fatte in campagna elettorale, si nascondono dietro al fatto che oggi sia la Regione a decidere, dove e che tipo d’impianti realizzare sui territori, mentre prima queste decisioni, a loro dire, dipendevano dalla volontà delle amministrazioni comunali.

Si è sempre detto che l’Onestà Intellettuale e la Coerenza fossero valori, forse le cose sono cambiate e qualcuno di noi ancora non se ne sarà accorto?

Se si ha il convincimento, sulla scorta di motivazioni fattuali ed oggettive che, quel genere d’ impianti siano nocivi alla salute dei cittadini, sarà cosa buona e giusta difendere tale convincimento, sia che si stia svolgendo il proprio ruolo politico al governo della città, sia che ci si trovi all’opposizione?

L’ ambiente sarà un tema troppo importante e delicato per essere utilizzato come strumento di lotta politica? Penso proprio di si!

Sono stata sempre a favore della costruzione sul territorio d’impianti di smaltimento di rifiuti di nuova generazione, in linea con i dettami della comunità europea che, ci ha già redarguito più volte a proposito di ritardi e inadempienze.

Ho sostenuto questo quando facevo parte della maggioranza del governo comunale, ho continuato a sostenerlo nel silenzio assordante del periodo commissariale, lo sostengo oggi che la mia parte politica è all’opposizione.

Cosa diversa è il fatto che gli impianti di smaltimento debbano essere manutenuti in modo corretto e costante, da tecnici competenti, onesti e trasparenti.

Così come risulta fondamentale che, le gare di appalto, attraverso cui affidare i servizi, siano gestite in modo corretto e trasparente, mettendo le ditte operanti nel settore nelle condizioni di poter sostenere i relativi costi, senza essere stritolati dal meccanismo del gioco al ribasso dei prezzi che, presto o tardi, più presto che tardi, presenta il conto, salato per tutti gli attori del sistema.

Ed è proprio su questo terreno che, un’amministrazione si gioca la propria partita che vincerà se avrà la forza di pretendere dalle ditte manutentrici il massimo rispetto dei contratti, a costo, in caso d’inadempienze, di rescinderli quei contratti, senza “se” e senza “ma”, avendo come obiettivo il buon funzionamento dell’intero sistema.

Questo vale per i rifiuti, così come per la depurazione delle acque e la salubrità del mare.

La credibilità dell’intera classe politica non può che passare attraverso la capacità di sostenere la stessa idea, lo stesso convincimento a prescindere dal ruolo che si sta svolgendo in quel preciso momento.

Antonella Avellis