La città metropolitana gestisce ad uso e consumo gli impianti di trattamento rifiuti in provincia di Reggio Calabria.
Si ricorda che gli impianti TMB sono situati a Sambatello, Gioia Tauro e Siderno e dovrebbero servire rispettivamente la città di Reggio, la piana di Gioia Tauro e la Locride. L’assenza di discariche di servizio agli impianti citati impedisce agli stessi di smaltire gli scarti di lavorazione bloccando di fatto la filiera del trattamento. Di conseguenza, l’impossibilità di conferire la raccolta, costringe al blocco della raccolta le società preposte con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti. Da ricerche effettuate dal sottoscritto si scopre che gli ordini di conferimento presso gli impianti vengono organizzati settimanalmente dai tecnici della città Metropolitana. Sulla carta molto disponibili fino a quando non si leggono i provvedimenti e le ordinanze. Si nota, ad esempio, come l’atteggiamento reggiocentrico della città Metropolitana garantisce conferimenti quotidiani e sufficienti alla città di Reggio Calabria e Gioia Tauro, comuni sede di impianti TMB, e tratta Siderno (altra sede di impianto TMB) alla stregua di un piccolo comune. Tutto questo è inaccettabile! Ma c’è di più. La città Metropolitana, al fine di garantire la pulizia di “alcuni” territori a discapito di altri ha “concesso” a molti comuni del basso reggino la possibilità di conferire nell’impianto di Siderno dal 25 maggio a 30 maggio oltre 40 tonnellate di rifiuto indifferenziato. Questa operazione di “discrezione imperativa” ha di fatto contribuito a sovraccaricare l’impianto di Siderno a danno di tutta la Locride con la conseguenza che le nostre strade si sono viste in pochi giorni invase dai rifiuti. Questa guerra tra poveri deve finire ed è arrivata l’ora che i territori, soprattutto Reggio Calabria, inizino a farsi carico della costruzione di discariche di servizio agli impianti presenti in provincia di Reggio Calabria. Il messaggio che passa, ancora una volta, è che quei territori che negli anni sono stati responsabili, sacrificandosi in nome di un bene collettivo, oggi vengono umiliati insieme alle loro comunità. Al danno di subire i miasmi per la presenza di un impianto sul proprio territorio Siderno subisce anche la beffa di non poter conferire i propri rifiuti. Spiace registrare l’incosistenza dell’associazione dei Sindaci sul tema. Sindaci che invece di ricercare soluzioni per i territori pensano solo alle proprie comunità. Considerato il poco ascolto dei tecnici e politici della città Metropolitana, che fanno un po come gli pare, auspico un intervento della regione Calabria per porre fine a questo atteggiamento a dir poco discrezionale. Nella speranza che l’assessore regionale all’ambiente individui soluzioni stabili, anche attraverso l’uso di atti di imperio, al fine di costruire al più presto una discarica di servizio che possa riequilibrare il sistema in attesa di pensare nuovi processi e filiere di trattamento dei rifiuti. Il resto sono solo chiacchiere.

Antonio Commisso fb