Riceviamo e pubblichiamo:

Come successe a Prometeo, titano mitologico amico dell’umanità, che dopo aver rubato il fuoco della conoscenza agli dei per darlo agli uomini, subisce la punizione di Zeus che lo incatena a una rupe ai confini del mondo, la stessa sorte metaforica sembra sia toccata a noi dell’Osservatorio Cittadino sui Rifiuti nel corso della scorsa conferenza stampa dell’Assessore all’Ambiente.

Infatti avremmo tanto voluto dare il nostro umile contributo e interagire con i giornalisti e l’Assessore al ramo, ma non c’è stato consentito. Forse qualcuno avrà temuto che avremmo posto domande imbarazzanti o rivelato alcune verità nascoste?

Sicuramente avremmo voluto chiedere all’Assessore all’Ambiente i motivi per cui, a otto mesi di distanza dall’aggiudicazione del bando sulla raccolta differenziata, l’Amministrazione Comunale non ha firmato il contratto col gestore Locride Ambiente. O perché l’Assessore non s’è imposta col gestore Locride Ambiente per rendere operativa la tracciabilità, che da capitolato andava attivata entro cinque mesi, e non otto, dalla stipula del contratto. Sic il contratto non è stato stipulato perché non firmato formalmente!

Oppure avremmo chiesto delucidazioni sull’isola ecologica, la cui apertura annunciata in pompa magna, ha messo a nudo le sue enormi carenze strutturali in barba a tutto il denaro pubblico speso per realizzarla incompiuta. Avremmo anche posto il quesito del perché ancora i rifiuti vengono ammassati in maniera del tutto eterogenea in container privi di copertura e completamente allagati. Oppure perchè la postazione del custode non ha né l’allaccio alla corrente elettrica e né il collegamento alla rete idrica. Per non parlare poi della “leccata” d’asfalto che in una lotta immaginifica contro il canneto a botte di diserbante è divenuta un’altra fatica di Sisifo.

Per quanto riguarda invece le verità nascoste, si sarà forse temuto che avremmo rivelato la discordanza dei dati della raccolta differenziata relativamente ai quantitativi dei rifiuti indifferenziati? Dando per certo che i sidernesi andranno a pagare di meno per la diminuzione della parte di rifiuti indifferenziati, in quanto non verranno conferiti in discarica, non si può però non tener in debita considerazione che una consistente mole di quei rifiuti, son diminuiti no per i virtuosismi della raccolta differenziata bensì per il fatto che gli abusivi li stanno abbandonando nei torrenti sidernesi dove mai nessuno si prenderà la briga di andare a raccoglierli.

Per capire il fenomeno, dati ufficiosi alla mano (quelli ufficiali non ci sono stati ancora consegnati), abbiamo voluto fare un raffronto tra il totale dei rifiuti prodotti nel mese di novembre del 2015, circa 620 tonnellate e il totale dei rifiuti prodotti nel mese di novembre 2016, a raccolta differenziata a regime, 425 tonnellate, scoprendo un ammanco di 195 tonnellate. Per intenderci la raccolta differenziata non contribuisce significativamente alla diminuzione del quantitativo totale del rifiuto prodotto, bensì lo qualifica per singole tipologie, che sommate dovrebbero dare sempre e comunque quel totale. Vi sarà pertanto una forbice tra le percentuali delle materie prime seconde recuperabili e la frazione di rifiuto indifferenziato, che oscillerà in maniera inversamente proporzionale, ma il totale dovrà restare sempre uguale. Le 195 tonnellate quindi che mancavano nel mese di novembre 2016 rispetto allo stesso mese del 2015 dove saranno andate a finire? Sicuramente a breve sapranno rispondere a questa domanda i cittadini di Locri, Grotteria e Marina di Gioiosa nel momento in cui andranno a pagare la tariffa sui rifiuti.

Altra verità nascosta è quella relativa alle percentuali della raccolta differenziata su cui ha gongolato l’Assessore all’ Ambiente. Infatti, tali report, documentati da Locride Ambiente e non dal soggetto attestante che sarebbe il settore 5 “Politiche del Territorio e dell’Ambiente” del Comune di Siderno, si riferiscono soltanto alla pesa dei rifiuti autocertificata dal gestore all’atto del loro conferimento agli impianti e non alle percentuali di materie prime seconde acquistate e quindi recuperate dai consorzi di filiera. Vale a dire, se sono stati pesati e conferiti ad esempio 1.000kg di carta non è affatto assodato che i consorzi paghino realmente 1.000 kg di carta visto il grado d’impurità che potrebbe essere presente a causa della mancanza di severi controlli di qualità da parte del personale di Locride Ambiente, più volte evidenziato dall’Osservatorio. 

Queste sono le domande cui avremmo voluto trovare risposte nella scorsa conferenza stampa dell’Assessore all’Ambiente. Auspichiamo quindi un riscontro nel breve tempo, magari evadendo le tante richieste d’accesso civico presentate ai sensi della legge anticorruzione.

 

Il Direttivo

Osservatorio Cittadino Rifiuti