“Jona che visse nella balena”, con la proiezione del film di Roberto Faenza il Movimento Fattore Comune di Siderno ha voluto aprire ieri dal Centro Polifunzionale la settimana dedicata alla alla “Memoria”. Un film struggente tratto dalla vera storia del fisico nucleare Jona Oberski, autore del toccante libro autobiografico: “Anni d’infanzia. Un bambino nei lager”.  Nello specifico è la storia di un bambino olandese di quattro anni, arrestato nel 1942 dai tedeschi e deportato a Berger-Belsen dove perde il padre e subito dopo la liberazione nel 1945 anche la madre. A soli sette anni, Jona è quindi obbligato a fare i conti con il freddo, la fame, la paura e altre indicibili sofferenze, ma anche a crearsi un mondo tutto suo per sfuggire alle angherie degli altri ragazzi del campo. Jona potrà contare solo sulle propria tenacia e sulla memoria incancellabile di sua madre, che anche morente continuerà a ripetergli: “Non odiare nessuno”. Il piccolo Jona è adottato da una coppia di olandesi che con lui dovranno patire non poco. Un film che tocca con delicatezza l’orrore dell’olocausto.
Subito dopo la proiezione del film è seguito un partecipato dibattito.
ALESSANDRA BEVILACQUA
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