Aristide Bava
SIDERNO – Emigrazione, tema di grande attualità anche a Siderno con un preciso distinguo, pero’, tra l’emigrazione di ieri e quella di oggi. Siderno, centro tra i piu’ popolati della fascia ionica reggina, nel passato è stato teatro di grande emigrazione, e adesso si propone di mettere a fuoco il tema dell’emigrazione con la “Festa dell’emigrante” programmata per tre giornate ( 9, 10 e 13 agosto) in concomitanza con il maggior afflusso di presenze estive. Epicentro della festa sarà Contrada Donisi, luogo simbolo della emigrazione di un tempo. Un tema che riporta l’attenzione a sessant’anni addietro quando gran parte della popolazione locale – il problema era comune a molti altri centri della Calabria – lasciava la propria terra in cerca di maggiore fortuna in altri Paesi. Certo i tempi e la storia sono diversi ma il fenomeno dell’emigrazione di massa, a distanza di anni, purtroppo non solo non è diminuito ma sembra essere in costante aumento. Non si vuole, però, entrare nelle delicate vicende attuali che si portano appresso troppi aspetti (positivi e negativi) che rimangono per il momento di difficile situazione. Piuttosto è giusto soffermarsi sulla differenza sostanziale tra l’oggi e il ieri. Quel ieri che riguarda essenzialmente l’attaccamento alla propria terra di origine. Un attaccamento Immenso e fortemente radicato ancora oggi in molti emigrati di allora o loro discendenti, ma pressocchè nullo nella nuova emigrazione, perché gli emigrati odierni -o quantomeno gran parte di essi – non fuggono solo dalla necessità di costruirsi un futuro ma da fame, disperazione, guerre fratricide che portano ad odiare il loro Paese senza portarsi dietro nessuna identità. Proprio a conferma di questa differenza sono molti, oggi, i Comuni della Calabria che cercano di colmare il distacco che intercorre tra gli emigrati e la propria terra d’origine e alcune amministrazioni locali, comitati e associazioni, organizzano ogni anno delle manifestazioni che accolgono e celebrano l’emigrante calabrese. Siderno è uno di questi Comuni; certamente uno dei piu’ importanti perchè, in particolare in alcune popolose contrade come appunto Donisi o la confinante Contrada Mirto, l’emigrazione, ha causato un grande spopolamento colmato solo col passare degli anni. Ma ha portato – è giusto dirlo – benessere e anche ricchezza in molte famiglie facendo cambiare il volto a queste due contrade. Non a caso tre anni addietro è nato il Comitato Piazza dell’Emigrante Siderno con l’obiettivo di ospitare e premiare gli emigrati sidernesi che si sono distinti in altri Paesi. Il Comitato è oggi presieduto da Rocco Ierinò con segretario Domenico Panetta. E il Comitato quest’anno ha deciso di sviluppare un impegnativo programma di festeggiamenti che si svilupperà in tre serate il 9 agosto, per accendere i riflettori sulle vecchie tradizioni; il 10 agosto con una importante esposizione, organizzata grazie alla collaborazione di una importante azienda per parlare di salute e benessere; il 13 agosto, poi, con la serata conclusiva in cui si lascerà spazio alla musica e agli spettacoli. Sarà anche occasione per allestire in piazza diversi stand enogastronomici ricchi di prodotti tipici a chilometro zero e per premiare un gruppo di emigranti con un riconoscimento per l’impegno profuso, in vari ambiti professionali, e per il loro attaccamento alle radici e alle tradizioni della nostra terra. Una festa dell’emigrante, dunque, che non vuole essere soltanto un’occasione di svago, ma un momento d’incontro tra le vecchie e le nuove generazioni sparse per il mondo. Un modo ottimale per incontrarsi e scambiare significative esperienze di vita nel ricordo di un passato che non si puo’ dimenticare.

a corredo – Una foto simbolo degli anni 50