Per diverse settimane si è parlato, con una certa insistenza, di un possibile rimpasto e del rientro del PD nella maggioranza. L’ultimo consiglio comunale sembra, invece, aver smentito questa eventualità. Quali sono le sue considerazioni in merito?
Innanzitutto vorrei fare una precisazione importantissima…. e cioè che, come già avvenuto in altre occasioni, è stato il Sindaco a contattarmi, il giorno stesso dell’approvazione del consuntivo, chiedendomi di discutere della situazione comunale e del rientro del PD nella maggioranza. Si è trattato, è bene ribadirlo, di un’iniziativa del Sindaco, esasperato dalla palese e reiterata inadeguatezza della sua squadra amministrativa, la cui ultima perla è stata la convocazione del Consiglio Comunale oltre i termini massimi per la riduzione delle aliquote TASI, errore gravissimo che costerà parecchi soldi ai cittadini di Siderno. Ed anche questa volta, noi abbiamo dato la nostra disponibilità a collaborare, a condizione che ci fosse la reale volontà di cambiare le cose. Ancora una volta, però, il Sindaco ha dimostrato di non voler o (cosa peggiore, non potere) invertire il trend negativo di questa amministrazione. Il nodo di tutta la faccenda sta proprio in questo, a noi non interessa che uno o due membri del PD entrino in Giunta, se poi le cose devono continuare a “non” funzionare come hanno fatto finora. Secondo noi, e questo è un passaggio di buon senso, prima ancora che politico, tutte le cariche devono essere azzerate, perché si deve poter ripartire da zero, senza che ci siano figure inamovibili: chi finora non ha saputo essere all’altezza del ruolo che ricopre deve avere il coraggio e la maturità di riconoscerlo e di farsi da parte.
Quindi qualcosa si è arenato o non ha funzionato? Cosa?
Il semplice quanto doveroso passaggio dell’azzeramento delle cariche ha fatto arenare, in passato come adesso, ogni possibilità di dialogo, a causa delle resistenze di chi ha a cuore solo il proprio piccolo orticello. A parole, infatti, gli attori principali di questa grottesca farsa si sono dichiarati pronti a fare tutti i “passi indietro” necessari per il bene di Siderno, solo che poi, quando dalle parole si sarebbe dovuti passare ai fatti, il bene di Siderno ha ceduto tristemente il posto alla “Malavoglia” di rinunciare alla poltrona, poltrona alla quale alcuni sedicenti puri e disinteressati politici, sono attaccati come un’ostrica allo scoglio. E quello dell’attaccamento alla poltrona che sembra essere l’unico programma di questa eterogenea maggioranza.
Quali sono allora i possibili scenari per i prosieguo di questa amministarzione?
Il punto è che la scena politica comunale, nella nostra città, è purtroppo ostaggio di due veri e propri “dinosauri” che, dopo essersi odiati (non solo politicamente) per una vita, adesso sembrano aver trovato una tregua temporanea che sta consentendo loro, rispettivamente, di mantenere la poltrona di presidente del consiglio e di fare il sindaco ombra (con la benedizione del sindaco Fuda!!!). Attualmente, purtroppo, a Siderno, a causa di costoro, non si può aprire nessun tavolo di discussione per provare a far ripartire la macchina amministrativa. È bastato che il sindaco parlasse di un incontro a tre assieme alla sottoscritta ed al Presidente del Consiglio, e quest’ultimo, intuendo che l’oggetto avrebbe potuto riguardare la messa in discussione della “sua” carica, si è rifiutato perfino di presenziare all’incontro (così come riportatoci dal sindaco), dimostrando che i passi indietro si fanno solo a parole, ma poi, all’atto pratico, la poltrona resta incollata, poco importa se la stessa è stata ottenuta con accordi trasversali e sottobanco….mandando per aria, di fatto, la riunificazione del centro sinistra sidernese.
Mancano circa due anni per il rinnovo di questo Consiglio Comunale: quale sarà lo scenario futuro del centro sinistra, continuerà ad essere e si presenterà spaccato al prossimo appuntamento elettorale?
Questo purtroppo è un rischio più che concreto. L’aspetto veramente triste e drammatico di questa situazione è che, a differenza dei comuni vicini, in cui (sia a destra che a sinistra) c’è stato un tangibile ricambio generazionale, a Siderno siamo rimasti, se non agli anni ’80, comunque ai primi anni ’90, con le stesse persone e con le stesse fallimentari dinamiche conservatrici. Sindaco, “sindaco ombra” e Presidente del Consiglio, quasi due secoli in tre, pur nei diversi ambiti dimensionali in cui hanno operato, hanno in comune il fatto di non aver mai voluto formare e far crescere la classe dirigente di domani, incapaci come sono perfino di immaginare uno scenario futuro senza loro stessi come protagonisti, spaccando, di fatto, mi preme ripeterlo, il centro sinistra sidernese. Noi lavoreremo ad un progetto politico aperto ed inclusivo, rappresentativo delle istanze di cambiamento dei cittadini sidernesi e lo faremo attraverso un percorso pubblico di confronto con la Siderno che lavora e produce. La nostra idea e’ quella di fare scegliere ai cittadini di siderno, attraverso le primarie il programma ed il futuro sindaco e siamo certi che nessun incendio ci impedirà di farlo!
Con l’ingresso del PD in Giunta, cosa sarebbe cambiato per il Paese?
Come ho detto prima, non si tratta di dare uno o due assessorati al PD, ma di fare un vero e proprio tagliando generale, con le dovute sostituzioni. Quello che il Sindaco continua a denunciare, anche se non lo dice mai troppo apertamente, è che attualmente manca completamente un filtro ed una sinergia operativa da parte della Giunta e dell’Ufficio di Presidenza. Quello che posso affermare con certezza è che se in Giunta ci fossero stati gli elementi giusti, e tra questi anche il PD (che è certamente anche legittimato dai numeri elettorali) sicuramente molti processi sarebbero stati più veloci, più accurati ed in sinergia con la Città metropolitana e la Regione (visto che c’è questa possibilità non vedo perché non usarla, dato che finora gli unici fondi arrivati a Siderno grazie ai partiti, sono stati solo quelli a firma PD….vedi lungomare e tratto della ferrovia ionica). Purtroppo ci si aspettava ‘la svolta’ con l’amministrazione Fuda ….gestione che non solo non e’ riuscita a produrre nessun cambiamenti ma che, anzi, ha deluso profondamente le aspettative di tutti i cittadini sidernesi.
A proposito di fondi, i progressisti dicono che avreste dovuto bloccare lo storno dei fondi sulla diga sul lordo, anzi, che avreste dovuto far si che fossero destinati ad altri progetti su Siderno.
Si, ho letto questo passaggio del loro comunicato e … francamente, non sapevo se ridere o piangere. La verità è che a volte, quando non si conosce un argomento, bisognerebbe avere il buon senso di tacere. Solo chi non conosce le procedure amministrative può asserire che noi avremmo potuto o dovuto far stornare i soldi della diga su fantomatici “altri progetti” a Siderno. Come si fa a stornare dei fondi che nascono da un accordo di programma quadro denominato “Tutela delle acque e gestione integrata delle risorse idriche” per “altri progetti” a Siderno? Oltretutto, il motivo dello storno è stato proprio il fatto che chi avrebbe dovuto “progettare”, cioè il consorzio di bonifica di Caulonia, non è stato in grado di farlo, quindi, di cosa stiamo parlando?? Come detto in precedenza, nell’attuale sistema, la capacità di progettazione è il fattore decisivo per intercettare ed impiegarli i finanziamenti sul territorio. Per rendersi conto di come stanno i fatti, basta fare un giro fuori da Siderno e dalla Locride: la triste verità è che evidentemente nel Cosentino ci sono amministratori capaci, a Siderno invece, abbiamo… i progressisti!!!!! Si domandino i progressisti come mai il Sindaco, da tecnico, non è intervenuto a difesa dell’assessore Lanzafame, contestando quindi quanto affermava la sottoscritta….. se lo domandino!!!
E della discussione sulla gestione dell’ufficio di presidenza, nell’ultimo consiglio comunale, cosa mi dice?
Ci tengo a precisare che non è stato il PD a chiedere l’inserimento del punto (anche se la riflessione andava fatta!), bensì il centro destra…. pertanto quelle “manovre subdole” denunciate dal Presidente del Consiglio rispecchiano in realtà quello che è il suo modo di agire, non il nostro. È lui che è stato sempre abituato a fare accordi sotto banco, con alleati di comodo da appoggiare a convenienza e rinnegare se le cose vanno male. In realtà, come ripetiamo da tempo, il problema dell’Ufficio di presidenza è di funzionamento, non personale. Si tratta di un dato oggettivamente percepito, che solo “l’accanimento terapeutico” dettato dalle attuali contingenze politiche, sta mantenendo in vita. È emblematica una cosa: il 22 giugno 2015 Paolo Fragomeni aveva incassato la fiducia di 10 consiglieri su 15 (un assente e la sua personale astensione), due anni dopo, il 26 luglio 2017, il documento a suo sostegno è stato firmato solo da 7 consiglieri su 16 e, senza voler essere maliziosi…. non c’era neppure la firma del sindaco! Chiunque altro al suo posto si sarebbe dimesso! Perciò credo che lo “schiaffo” non sia stato dato al PD, anzi……….
L’Assessore Lanzafame accusa il Pd di non dare alcun contributo di idee o proposte e di essere sempre e solo pronto ad una critica distruttiva…
A parte l’incoerenza di fondo di questa osservazione: se vuoi le proposte da parte del Pd, non fai un patto ad escludendum con le altre forze della coalizione, per lasciare fuori proprio quel partito di cui chiedi il contributo, l’Assessore, forse distratto e certamente in maniera non consona rispetto al ruolo che ricopre, dimentica (?) che il Pd, anche come forza di opposizione, ha sempre garantito il proprio contributo, nel solo interesse di Siderno e dei sidernesi. Lo dimostrano sia le tante segnalazioni di bandi, regionali e non (es. illuminazione pubblica, edilizia scolastica, infrastrutture agricole, impianti sportivi, ecc.), fondamentali per un Comune che, a causa del dissesto, ha grosse difficoltà a reperire finanziamenti, sia le numerose interrogazioni e interpellanze (vedi necessità della video-sorveglianza, abbandono area Longo, interventi su ripristini stradali, ecc.), indirizzate all’Amministrazione su problematiche troppo evidenti da poter essere trascurate. Quindi, non è il Pd a non essere propositivo, ma, al contrario, è quest’amministrazione a non essere aperta al dialogo ed al confronto con il nostro partito.
Si è detto che si è usciti dal dissesto grazie al lavoro di questa amministrazione…
Non è assolutamente vero! Intanto bisogna precisare che ancora non si è usciti dal dissesto (anche se speriamo lo si possa fare presto). In ogni caso però, se si uscirà da dissesto non sarà certo per meriti di questa amministrazione: Come è noto, il Comune di Siderno è anche un comune sciolto per infiltrazione mafiosa e già per tale motivo, allo stesso sono stati riservati dei fondi ad hoc, che questa amministrazione ha in parte utilizzato per finanziare la spesa corrente. Da ultimo poi, con il d. l. n. 113/2016 c.d. decreto “Omnibus” ai comuni in dissesto è stata data la possibilità di spalmare, in 30 anni, una somma data in prestito ed erogata dalla Cassa depositi e prestiti, finanziandola con 150 milioni di euro. Dunque è grazie a questa misura del governo Renzi, se il Comune di Siderno ha potuto dimezzare il debito con i creditori. Oltretutto, per accedere a questo finanziamento, non si è mosso nessuno degli amministratori di Siderno, nessuno di loro è mai andato a Roma, ma c’è stato anche qui l’interessamento diretto del PD, attraverso il Ministero della Pubblica Amministrazione, e questo è un dato di fatto che sfido chiunque a confutare.
Aristide Bava
Nella foto, in alto a sinistra, Mariateresa Fragomeni (Capogruppo Pd in consiglio comunale)