SIDERNO – E’ iniziato ieri sera presso il Grand Hotel President di Siderno, il primo Family Campus Calabria, un evento indirizzato ai disabili organizzato con la collaborazione dellì’ Amministrazione comunale , dalla responsabile regionale dell’area famiglia del Team Calabria Special Olympics Italia, Irma Circosta, con la direttrice regionale del Team, Luisa Elitro e con la A.S.D. Andromeda, coadiuvate dalle associazioni Laboratorio Technè RC e Onlus Verdidee. Il Family Campus è una pregevole e proficua occasione annuale di incontro, solidarizzazione e confronto per le famiglie degli atleti Special Olympics Italia, noto programma di allenamenti e competizioni atletiche per persone con disabilità intellettiva, riconosciuto a livello internazionale, nonché Associazione Benemerita del Coni.. “Protagonista di Special Olympics – ha spiegato l’ avv. Patrizia Morello punto di riferimento dell’organizzazione- è l’atleta affetto da disabilità intellettiva. Un atleta “speciale” il quale, attraverso lo sport, viene posto nelle condizioni di sviluppare le proprie potenzialità, non solo fisiche, ma anche psichiche, emotive, sociali e relazionali”. Protagonisti del Family Campus sono anche le famiglie degli atleti “speciali”, con tutto il loro pesante ma ricco bagaglio di emozioni, difficoltà, desideri, speranze, complessità. Famiglie a loro volta “speciali” perché imparano ogni giorno non solo ad essere radici e linfa di fiori delicati perché nati più vulnerabili di altri, ma altresì ad essere paladini della integrazione e dell’inclusione sociale, contro l’indifferenza e la cecità dell’animo umano.” Il Family Campus vuole essere, proprio per queste famiglie “speciali”, uno strumento di aggregazione e cooperazione che annulli quel sentimento di solitudine e di frustrazione che rischia di soffocare i sogni di crescita e di inaridire la forza di lottare. Con questi intendimenti gli organizzatori del primo Family Campus Calabria hanno strutturato un ricco programma articolandolo, in quattro giornate, intorno a due capisaldi. Da un lato verrà curato quotidianamente l’approfondimento di temi particolarmente utili al supporto e alla crescita dell’intera famiglia del disabile. Una prima attività convegnistica, a questo proposito, è prevista per oggi venerdi con l’ausilio della psicologa dott.ssa Stefania Mina, che si occuperà del corretto approccio alla sessualità del disabile per eliminare il disorientamento che tale esperienza porta con sé, consentire il corretto percorso evolutivo e comprendere come arginare gli inevitabili rischi connessi. Sabato è poi previsto un focus, curato dall’avv. Giuseppe Lombardo, che verterà, tra gli altri argomenti, sugli strumenti legislativamente apprestati per favorire l’autonomia e l’indipendenza del disabile una volta che sia cessato il supporto familiare per il venir meno delle figure genitoriali. Altro caposaldo del programma è costituito da gioiosi momenti di intrattenimento per gli atleti e i loro familiari, anche per il tramite di percorsi naturalistici e culturali nei comuni di Gerace e Gioiosa Jonica. Comuni, che gli organizzatori hanno sentito di dover ringraziare per la disponibilità accordata. Numerosissime le Autorità civili, militari e religiose che hanno dimostrato particolare sensibilità alla manifestazione garantendo la propria partecipazione e il proprio sostegno nelle diverse giornate dell’evento. Un ringraziamento particolare è stato rivolto anche al Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, arch. Nicola Irto, ” per la preziosa vicinanza e dedizione riservate all’intero evento”. Il programma dei lavori culminerà nelle intitolazioni ad Eunice Kennedy Shriver, fondatrice di Special Olympics nel mondo, di un campo giochi per bambini nel Comune di Martone e di una piazza nel Comune di Reggio Calabria, rese possibili dal fattivo intervento dei Primi Cittadini dei due Comuni, Giorgio Imperitura e Giuseppe Falcomatà. L’avvio al Family Campus è partito con il significativo slogan “Let’s bear down!”, che in modo arguto gioca sul valore positivo attribuibile in lingua inglese alla parola “down”.

Aristide Bava