ARISTIDE BAVA
Piazza Cavone di Siderno Superiore, uno dei luoghi più suggestivi del centro storico sidernese e dell’intero territorio della Locride si è arricchita di una gigantesca statua raffigurante Ercole e il figlio Telefo.
La cerimonia di inaugurazione si è svolta sabato scorso al cospetto di un folto pubblico che ha lungamente applaudito la “scopertura” della statua alta la bellezza di 3 metri e 50 centimetri, base compresa. La cerimonia di inaugurazione è stata preceduta da un apposito convegno al quale ha anche partecipato l’imprenditore Antonio Biancospino, cittadino sidernese originario, appunto, di contrada Cavone, nato e cresciuto proprio a poche decine di metri dalla piazza, oggi vero fiore all’occhiello della cittadina, che prima era solo una discarica abusiva.
L’imprenditore pur vivendo da anni in Cina e lontano da Siderno superiore, ha voluto dare questo suo importante contributo alla sua terra natale. la “storia” di Antonio Biancospino è stata riassunta, nella fase iniziale del convegno, da Gianluca Albanese, che ha presentato la serata.
Il convegno è stato arricchito dalla partecipazione dell’ing. Raffaele Macry Correale che ha curato e condotto la fase progettuale per l’istallazione della statua; allo stesso hanno attivamente partecipato anche il presidente della Associazione Pro Piazza Cavone, Aldo Caccamo, e la consigliera comunale Anna Maria Felicità in rappresentanza della amministrazione comunale,che si è detta ben lieta della importante donazione che ha arricchito la suggestiva piazza di Siderno superiore, ormai meta ambita anche per le fotografie di matrimoni e per notevoli visite di forestieri grazie alla bellezza panoramica che offre.
Commovente l’intervento di Antonio Biancospino che ha raccontato del suo amore per la città e per il piacere di aver contribuito a rendere ancora più bella Piazza Cavone. Prima della inaugurazione della statua che ha preceduto una classica “zeppolata”, innaffiata con il vino locale, in coincidenza con la “festa di San Martino”, Il presidente del Comitato Aldo Caccamo ha voluto ringraziare fortemente l’imprenditore Biancospino e le maestranze locali che, del tutto gratuitamente, hanno curato l’istallazione della statua.
Raffaele Macry Correale, dal canto suo, ha sviluppato una corposa relazione soffermandosi, non solo sull’aspetto tecnico, ma riassumendo un pezzo di storia antica per spiegare la leggenda legata ad Ercole e al figlio Telefo. La statua è stata collocata su un basamento di cemento con tre gradini abbelliti e contornate da pietre locali, e si trova a poca distanza da un’altra opera che simboleggia Nettuno che guarda verso le acque del mare Ionio. Ercole invece guarda verso la scalinata che conduce alla piazza.
Alla cerimonia in qualità di ospite ha preso parte anche il poeta locale Martino Ricupero che ha declamato alcune belle poesie dialettali. La conclusione della cerimonia è stata salutata da lunghi applausi da parte dei cittadini, molti dei quali arrivati anche dai centri vicini.