Riceviamo e pubblichiamo:

Egr. Direttore,

la vicenda è iniziata parlando di volatili e allora parafrasando il compianto Mike Bongiorno le dico che lei è cascato sull’uccello e la civetta, si sa, è animale coriaceo, quindi rischia di farsi molto male.

Ha toppato, caro direttore e mi permetta, credo non abbia capito proprio nulla di quanto è avvenuto. Ma come, sono anni  che si parla di ricondurre la politica sul piano civile, della cultura come base necessaria per superare l’arena, e lei grida allo scandalo per la prima iniziativa encomiabile di questa Amministrazione, che decide di non badare al colore politico del movimento organizzatore a offre il proprio patrocinio, accollandosi le sole spese pubblicitarie e di alloggio del relatore principale?

Parliamo di cultura, caro Direttore e la cultura è una cosa seria, purtroppo ad oggi solo per pochi. E siccome riteniamo debba divenire “per molti”, e lo ritiene anche la nostra Amministrazione, si è trovata una forma di collaborazione. I membri del direttivo VOLO, infatti, hanno deciso, dopo attenta riflessione di chiedere il patrocinio dell’Ente comunale proprio per tale scopo e sottolineo soltanto per tale scopo, mentre lei, invece, in tale meritoria azione, intravede oscuri risvolti.

Non sono solito tenere in considerazione le ipotesi dietrologiche che sospetto fra l’altro suggerite da qualcuno ma stavolta le devo rispondere perché travalicano il diritto di cronaca.

Fare opposizione significa prima di tutto mantenere il medesimo obiettivo che ci si è posti in campagna elettorale, che è quello della rinascita civile e culturale del Paese. A volte detto obiettivo è, secondo noi, in contrasto con la linea scelta da questa Amministrazione (la maggior parte delle volte per la verità), a volte no. Quando lo è, in consiglio il nostro rappresentante, Dott. Cataldo, vota contro le delibere, quando non lo è, non ci impelaghiamo in preconcette e colorate opposizioni.

Desidero ricordarle poi che io mi sono candidato a Sindaco, carica per la quale ben volentieri avrei rinunciato al mio posto di lavoro, come avevo previsto di fare. Non ho scoperto solo dopo la mia incompatibilità, come lei artatamente dice. Dico artatamente perchè usa questo passaggio per far scivolare il discorso su un altro punto che sembra le stia a cuore ma che non è altro che l’ennesima “palata di fango”. Nel Movimento non c’è nessuno che agisce  dietro le quinte, è fatto di buoni propositi e di persone perbene, disinteressate. Tenta poi di rincarare la dose, scambiando le fuoriuscite e i mal di pancia di natura personale di alcuni componenti del gruppo, importanti sì ma come tutti gli altri, con la poca trasparenza politica.

Sono atteggiamenti  e condotte, i suoi, da vecchia politica, quella che tutti diciamo di dover superare. Noi, da quando ci siamo proposti, siamo il nuovo, non rinneghiamo le nostre radici ed abbiamo le ali, così giusto per tornare al tema del convegno. A proposito, la ringrazio per la notevole pubblicità indiretta che ha dato all’evento, dove su una ferrea base storica avranno modo di confrontarsi il centro destra ed il centro sinistra.

Confronto, Direttore, parlo di confronto, non di gratuite pugnalate.

Avv. Giuseppe Caruso

VOLO

 

 

Egr. Direttore,

scrivo quale Presidente del Movimento ed a nome dei soci tutti.

Che il diritto di cronaca sia un diritto costituzionalmente riconosciuto, é fatto di sicuro noto; che però, dello stesso, si faccia un uso indebito con il tentativo di colpire ed affondare il destinatario di questo o quello articolo, mi pare cosa davvero eccessiva.

Cosa ancor più grave, è che reiteratamente tale diritto di cronaca  venga farcito di un veleno potente sì da svuotare di qualsivoglia significato i fatti narrati.

Intendo riferirmi all’ultimo articolo apparso sull’eco della Locride in data odierna, che ha come bersaglio il movimento VOLO, di cui la sottoscritta é Presidente.

Voglio sottolineare che, poiché, trattasi di un movimento politico culturale, la possibilità di organizzare convegni é chiaramente prevista dallo Statuto di detto movimento.

Orbene, il fatto che si sia chiesto il patrocinio del Comune per l’organizzazione di un convegno di tal facta, ritengo sia cosa abbastanza normale, sicuramente sganciata da qualsivoglia intento politico, contrariamente a quanto viene sostenuto in maniera del tutto pretestuosa, ed estremamente provocatoria nell’articolo in questione.

Concludo questa mia breve riflessione, consigliando a chi dice di far uso quotidiano del diritto di cronaca, di farlo in maniera corretta, servendosi di verità vere, e non attendendo l’imbeccata di Tizio o Caio che, dovendosi togliere probabilmente qualche sassolino dalla scarpa, si rivolge alla stampa per narrare fatti di sicuro non corrispondenti al vero, quando, invece, sarebbe stato forse sufficiente e più dignitoso parlare con il diretto interessato.

Intelligenti pauca,

Avv. Emma Serafino

La risposta del nostro direttore Antonio Tassone:

Carissimi, la sottile differenza tra gli uccelli e le civette credo sia più conosciuta a voi che a me. State continuando a “volare sempre più in alto”, come recitava quel famoso slogan scandito da Mike Bongiorno per pubblicizzare il marchio di una famosa grappa. E di quella grappa credo che ne stiate accettando anche voi la possibilità di berne ogni tanto un goccino magari anche in compagnia del sindaco o degli attuali amministratori. Ma non ci sarebbe nulla di strano, per carità ! Attenzione però, perchè troppa grappa, lo dicono anche i medici, così come il “volo troppo alto”, potrebbe portare a dei seri problemi di respirazione per l’uccello o la civetta che dir si voglia. Nonostante tutto, però, indipendentemente dalle visioni politiche cittadine, continuerò a provare un sentimento di sincera stima sia per l’Avv. Giuseppe Caruso che per l’Avv. Emma Serafino. A me francamente sembra ridicolo poter pensare che l’avvocato Caruso effettivamente ambisse a vincere le elezioni con una sola lista contro le quattro dell’attuale sindaco Fuda. Suonerebbe come un’offesa alla mia intelligenza (e forse anche alla sua) ma tant’è. Caruso sapeva bene che il massimo risultato cui poteva ambire sarebbe stato il posto da semplice consigliere comunale e solo dopo però, a bocce ferme, ha optato (giustamente o no non tocca a me dirlo) per rimanere al suo posto a Lamezia Terme. Resta il fatto che così facendo ha, in un certo senso, tradito il mandato degli elettori che alle nostre latitudini, mi piace ricordarlo, votano l’uomo e non il partito o il movimento. Quanto al resto, stiano tranquilli gli estensori delle due lettere,  pubblicate, come tutte le altre sinora ricevute dal volo: personalmente non ho mai scritto sotto dettatura e mai lo farò. Mi dispiace solo il fatto di dover registrare e leggere certe cose da parte di chi, invoca la cultura della democrazia e che, si badi bene, sia per il ruolo che riveste nella società che per il prestigio professionale di cui gode, dovrebbe invece prendere atto che si può anche essere in disaccordo con le scelte di un’amministrazione comunale che ha deciso di compartecipare alle modeste spese di un futuro convegno politico organizzato da un movimento che dovrebbe stare all’opposizione. Opposizione ? Vedremo ! Infine, si tranquillizzino i componenti della lista Volo: non sono abituato a tirare “pugnalate”. Potrei rispondere a tale accusa con la famosa frase “ognuno dal proprio metro l’altrui misura” ma propenderei, almeno in questa circostanza, ad utilizzare la definizione di un diritto costituzionalmente garantito, che più o meno recita così: “esercizio del diritto di critica e libertà di stampa”.   

Antonio Tassone   

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