Quando ci sono di mezzo le strutture pubbliche il vandalismo è, spesso, legato alla incapacità amministrativa di completare le opere programmate nei tempi previsti. Quando poi questi tempi si allungano a dismisura, come è avvenuto con il costruendo Teatro comunale di Siderno, il vandalismo assume proporzioni rilevanti e in qualche caso lascia anche spazio a furti o devastazioni delle strutture interessate . Ecco, dunque, che la cronaca , in questi giorni, registra un nuovo deprecabile episodio ai danni di quello che doveva già essere da parecchio tempo uno dei piu’ importanti luoghi di cultura e di spettacolo del territorio della Locride. Ignoti sono penetrati all’interno della struttura di Via Amandola ed hanno asportato oggetti di vario genere ancora in corso di quantificazione e finanche qualche quadro elettrico . Per questa nuova “bravata” sono state forzate alcune transenne ( qualcuna è stata anche portata via…) che , di fatto, bloccavano la porta d’ingresso e che erano state collocate all’esterno della struttura alcuni mesi addietro dopo un analogo episodio. Il fatto di cronaca potrebbe finire qui se non parlassimo, pero’, di una struttura che è costata parecchi miliardi delle vecchie lire e che , francamente, vista la precaria situazione economica della Città di Siderno, rischia di rimanere nelle attuali disastrose condizioni ancora per chissà quanto tempo visto che, probabilmente , per il suo completamento stando ai soliti si dice, servono ,adesso, tantissimi soldi sia per il lievitarsi dei prezzi sia per i danni che sono stati arrecati al suo interno. Il teatro è ubicato nella zona residenziale della città, in via Amendola. E’ stato costruito in maniera avveniristica e accoglie molti spazi accessori. Tra questi i servizi igienici per il pubblico, il bar, il locale per la manutenzione e il deposito per i materiali di scena. La pianta è essenzialmente articolata in tre parti scandite da setti strutturali: il foyer, la sala e il palcoscenico con i suoi ambienti di servizio distribuiti su tre piani. L’ingresso avviene direttamente da via delle Rose attraverso una bussola vitrea, ma anche dalla piazza pedonale in corrispondenza dell’incrocio tra via delle Rose e via Amendola, in comunicazione diretta con l’area dei parcheggi. Intorno allo spazio del foyer gravitano la biglietteria, il guardaroba e il bar. Alla sala, destinata ad ospitare circa 400 spettatori, si accede attraverso quattro porte distribuite lungo i due percorsi che la perimetrano longitudinalmente, mentre la galleria superiore, che dispone di circa 130 posti, è servita da una scala e da un ascensore. Tutti i percorsi si affacciano sulla hall sottostante e un piccolo ponte, attraversando il vuoto della doppia altezza, porta a un ambiente dove sono collocate la regia, le consolle per la registrazione e per la videoproiezione e una postazione per la traduzione simultanea. Il Teatro di Siderno secondo le intenzioni era destinato ad aumentare sensibilmente le potenzialità qualitative della città e favorire anche la nascita di una serie di attività culturali e l’auspicato salto di qualità della vita urbana, con effetti di notevole portata anche per il territorio circostante. Almeno queste erano le intenzioni degli amministratori che si erano imbarcati in questa iniziativa una quindicina di anni addietro. Ma, more solito, tutto è rimasto nel mondo dei sogni e il Teatro è diventata una delle tante incompiute che esistono sul territorio comunale e della Locride in genere. Fatti salvi furti e vandalismi, si riuscirà a fare qualcosa per salvare questa importante struttura ?

Aristide Bava

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