SIDERNO – Una darsena per rilanciare turisticamente la città ? E’ questo il sogno ( non tanto) proibito del sindaco Pietro Fuda . Il primo cittadino accarezza da tempo questa possibilità e adesso che la ricostruzione del lungomare si avvicina ( i lavori sono già stati appaltati ed inizieranno a breve) spera che dopo la necessaria sistemazione idrogeologica della costa che lo stesso Presidente della Giunta regionale Mario Oliverio ha dato per scontata, si possa mettere in cantiere questa importante ipotesi progettuale. Per la verità il sindaco Pietro Fuda ha già mosso i primi passi facendo effettuare degli studi di massima dai quali sarebbe emerso anche un punto abbastanza favorevole per la realizzazione della darsena. Sarebbe stato individuato alla fine della zona sud del lungomare, subito dopo lo spazio che ospita la statua di San Francesco. La darsena , secondo le intenzioni del sindaco dovrebbe ospitare circa 300 imbarcazioni, un numero sufficiente per garantire una buona movimentazione turistica e , nello stesso tempo, senza la necessita di un imponente sistema gestionale. Quello che ci vuole insomma per una centro balneare come Siderno che potrebbe diventare punto di riferimento per il turismo marino e nel contempo come “rifugio” delle imbarcazioni presenti in città e nei centri viciniori i cui proprietari spesso incontrano difficoltà nel ricovero in mesi diversi da quelli prettamente estivi e nella loro manutenzione. Una possibile ancora di salvezza anche per i pescatori che lungo la fascia ionica reggina trovano parecchie difficoltà . Ciò, ovviamente, senza nulla togliere al Porto delle Grazie di Roccella che è, e rimarrà, un punto fondamentale del territorio della Locride. Pietro Fuda è stato stimolato verso questa iniziativa dopo aver esaminato alcuni dei progetti relativi alla riqualificazione del water front del lungomare ( il Comune a suo tempo aveva puntato su un concorso di idee) sulla base anche di una ipotesi progettuale che teneva proprio conto della possibilità di realizzare una darsena di dimensioni ridotte che potesse accogliere poche centinaio di imbarcazioni senza avere la pretesa di fare concorrenza, proprio, al Porto di Roccella, ma piuttosto per offrire un servizio in più a chi avesse voglia di trascorrere le vacanze sul territorio. Una iniziativa che, secondo il sindaco Pietro Fuda, non necessiterebbe neppure di cifre astronomiche – da una stima di massima si potrebbe realizzare con una cifra variante dai 15 ai 20 milioni di euro – e che si potrebbe realizzare anche con la compartecipazione di investitori privati. Certo, la realizzazione della darsena, non è proprio dietro l’angolo e ci vogliono i doverosi tempi tecnici ma guardare al futuro non guasta e, spesso, i sogni, se inseguiti con caparbietà, diventano realtà.
Aristide Bava
nella foto – L’area di mare sulla quale si è appuntata l’attenzione del sindaco per la realizzazione della darsena.