A Siderno torna l’ allarme “punteruolo rosso”; e ancora una volta ad essere prese di mira dal micidiale insetto sono le palme centenarie della prestigiosa villa Albanese, nella parte sud del Corso della Repubblica dove già parecchi mesi addietro la malattia aveva fatto la sua prima secolare vittima. Come allora, anche in questa occasione è stato il dott. Michele Iannopollo, apprezzato ambientalista locale, che abita nei pressi della Villa, a dare il nuovo allarme , fortemente preoccupato che questa volta tutte le palme della importante struttura , un vero e proprio simbolo della città, vadano perdute. Nella Villa in questione i proprietari ( che non abitano a Siderno) , a suo tempo sono intervenuti per tamponare la situazione ed hanno effettuato una bonifica delle palme intaccate dal punteruolo rosso ma evidentemente , qualcosa non è andata per il verso giusto e, adesso la malattia si è riproposta e almeno altre due palme secolari risultano intaccate con la seria possibilità che anche tutte le altre ( quelle rimaste sono otto ….)vadano perdute. E non solo. La malattia potrebbe propagarsi ad altre importanti strutture ubicate nei pressi, tra le quali un’altra Villa di proprietà di un altro ramo della famiglia Albanese – quella , per intenderci, per chi conosce la storia di Siderno, che nel lontano 1943 fu anche quartier generale degli alleati – e fare altri gravi danni. La minaccia potrebbe addirittura espandersi sino al vicino lungomare dove le Palme sono la sua caratteristica principale ( anche per questo è chiamato il “lungomare delle palme”),e, in questo caso arrecare danni gravissimi a quella che è, malgrado le sue attuali “ferite” provocate da uno spaventoso alluvione di due anni addietro, una delle strutture piu’ invidiata del comprensorio ionico. Il problema che, peraltro, non è solo di Siderno, riguarda comunque tutto il territorio cittadino dove già si sono verificati altri spiacevoli casi e necessita di essere affrontato in maniera adeguata. Questa particolare malattia – lo aveva a suo tempo affermato anche il responsabile del settore igiene dell’ Azienda sanitaria – è stata troppo sottovalutata. Il problema adesso è diventato molto serio; bisognerebbe rispettare – come affermano gli esperti – un protocollo finalizzato ad identificare il tipo di palma e studiare i sintomi della malattia e indicare, ovviamente la ubicazione della pianta e i dati del suo possessore e poi procedere ad apposite misure fitosanitarie. Se si interviene per tempo, e in maniera adeguata, si puo’ fare in modo di circoscrivere la malattia ed evitare che anche le altre piante presenti nella zona interessata vengano infettate. Altrimenti i danni diventano irreparabili. Dopo questi nuovi casi, resta, adesso, la necessità di cercare di circoscrivere la malattia e impedire, intanto, che vengano aggredite le tantissime piante che esistono sul territorio comunale.

Aristide Bava

nella foto – Sulla sinistra una delle piante di Villa Albanese già fortemente intaccata.

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