In una piazza Vittorio Veneto di Siderno gremita fino all’inverosimile di gente, si è svolta la cerimonia di premiazione del “Giomo Trichilo”, il prestigioso premio di poesia dialettale, giunto quest’anno alla sua dodicesima edizione. Alla cerimonia finale, brillantemente condotta da Evelyn Candido, erano presenti , il neo Sindaco di Siderno, Pietro Fuda, l’assessore alla cultura Ercole Macrì, il dottore Pietro Crinò ed il presidente del club Kiwanis di Locri, Giuseppe Cherubino. Una scommessa vinta, anche quest’anno dall’associazione culturale L’Eco di Siderno, che attraverso questa manifestazione ha cercato in tutti questi anni di tutelare, valorizzare e promuovere l’uso del dialetto calabrese nella sua espressione creativa e artistica. “I bambini- è stato detto sul palco- sono ormai costretti a parlare solo in italiano dai genitori o dai professori e non riescono più ad interpretare il senso di determinate frasi che poi non sono altro che i proverbi tramandati di generazione in generazione e che rappresentano le radici culturali di un popolo”. Anche quest’anno sono arrivate tantissime adesioni, quasi cento poesie, da ogni parte della regione, segno che il dialetto è ancora vivo e riesce a interessare alcuni ottimi autori che si esprimono con grande padronanza, evidenziando anche importanti conoscenze culturali. Al primo posto si è piazzata la poesia “Andata e ritornu” di Bruno Versace di Bianco, secondo posto per ” a vita nostra” di Martino Ricupero di Siderno, terzo posto per ” nu bruttu sognu” di Paolo Landrelli di Ardore . Il premio alla carriera è stato consegnato allo scrittore Mimmo Gangemi, autore di alcuni romanzi di grande successo, tra i quali: “Un acre odore di aglio”, “Il prezzo della carne”, “Il patto del giudice”, “La signora di Ellis Island” e “Il giudice meschino. Premiati anche il sign. Francesco Futia ( titolare del ristorante ” Gallo d’oro”), poi l’alto diplomatico Paolo Trichilo ed il fratello Mauro Trichilo (autorevole manager di aziende internazionali). Il noto conduttore televisivo Pino Carella ha voluto, inoltre, ricordare alcuni grandi poeti dialettali passati dal premio “Trichilo” come Peppino Coniglio, Francesco Mazzaferro e Rocco Ritorto. Un ricordo è stato tributato dal Sindaco Fuda al compianto Paolo Catalano. Infine, per l’ormai consueta rappresentazione teatrale finale, quest’anno è stata rappresentata dalla Nuova Compagnia Teatrale Deliese, la commedia in tre atti : “Nta casa i don Rafeli” di Maria Pia Battaglia, con la regia di Giovanni Palumbo.