SIDERNO – Il delicato problema dell’ area dell’ex Bp di Siderno, che necessità di una immediata bonifica, sarà portato all’attenzione del presidente della Giunta Regionale Mario Oliverio da una apposita delegazione (unitaria) che si dovrebbe incontrare con lui il 25 ottobre a Siderno in concomitanza con la prevista visita del Ministro Madia. E’ questa la decisione presa nel corso del consiglio comunale,( aperto anche all’intervento dei cittadini) , che si è tenuto lunedi sera e durante il quale sono stati anche affrontati altri due delicati problemi ambientali, quello legato all’ attività dell’azienda Sika e quello relativo al funzionamento dell’impianto di smaltimento dei rifiuti. Dopo una lunga discussione la “questione” Bp si è sbloccata sulla proposta del sindaco Pietro Fuda di esporre direttamente al Presidente Oliverio la necessità di far bonificare l’area interessata ( adempimento, peraltro, che la Regione doveva già ottemperare a seguito di una precisa disposizione della Magistratura) e quindi della formazione di una delegazione unitaria che dovrà partecipare all’incontro. Fuda ha “girato” la necessità dell’incontro alla segretaria del Pd, Maria Teresa Fragomeni che nel corso del consiglio comunale ha parlato telefonicamente con Oliverio il quale ha dato la sua disponibilità ad ascoltare la delegazione sidernese indicando appunto la giornata del 25 ottobre, data in cui ha già programmato di venire nella Locride, per evitare che la delegazione si recasse a Catanzaro. La seduta si è aperta con una breve relazione del presidente del consiglio comunale, Paolo Fragomeni, che ha invitato, sulle delicate problematiche, consiglieri e cittadini a discutere serenamente e cercare una necessaria coesione unitaria, indispensabile per ottenere risultati positivi. Poi l’intervento dell’assessore all’ambiente Anna Romeo che ha sviluppato un excursus storico sulle vicende della BP partendo dal 25/10/1979 data d’inizio dell’attività lavorativa protrattasi fino al 05/11/1994 data in cui, all’interno della fabbrica avvenne uno scoppiò e provoco’ il sequestro dell’azienda e la sospensione dell’attività. Succesivamente nel 1996, venne presentata un’istanza di fallimento divenuta definitiva nel 1999. Sulla base delle proteste dei cittadini del luogo ci fu , nel 2005, una prima bonifica parziale dell’area interessata per 550.000 euro , cifrà che non basto’ al completamento dell’opera . Da qui la necessità del completamento di questa bonifica anche perché recentemente è stata evidenziata dagli stessi cittadini della zona la presenza di fusti tossici. Alla relazione di Anna Romeo hanno fatto seguito gli interventi di Giuseppe Ieraci del Comitato Pantanizzi, di Pino Scarfo’ ex amministratore delegato della Bp che non ha mancato di difendere l’azienda , di Francesco Martino, Sasà Albanese, Damocle Argiro’, dei consiglieri Giuseppe Figliomeni , Antonio Sgambelluri, Pietro Sgarlato, Giorgio Ruso, Rita Commisso , Maria Teresa Fragomeni, e quindi di Pietro Fuda che ha ricordato che l’incombenza della bonifica è a cura della Regione e quindi deve essere proprio la Regione l’interlocutore unico della vicenda. L’incontro con il presidente Mario Oliverio servirà a mettere le cose in chiaro. Fuda è andato, comunque oltre e ha dato assicurazione che ove la Regione Calabria non si faccia carico del problema per mancanza di soldi ( ma la possibilità c’è con i fondi per il Sud…) se il Comune di Siderno riuscirà ad uscire fuori dalla fase di dissesto sarà lo stesso Comune a risolvere un problema che ormai è un problema di tutti e non pare piu’ dilazionabile. Anche sul problema della Sika – piu’ difficile da risolvere perché l’azienda ha intenzione di continuare la sua attività – la discussione è stata abbastanza ampia e variegata. In questo caso, intanto, sono state chieste certezze sull’assenza di pericolo per i cittadini in relazione alla produzione prevista anche se, da parte degli oltranzisti – e tra questi anche il consigliere Antonio Sgambelluri – è stato finanche detto che la città non puo’ e non deve, proprio in virtu’ di quello che è successo con la Bp, tollerare la presenza di aziende con attività chimiche o che lavorano prodotti inquinanti. Alla discussione, in questo caso sono intervenuti oltre ai cittadini e ai consiglieri già citati anche Natale Amato dell’ Osservatorio ambientale, Vincenzo Ieraci e i consiglieri Vincenzo De Leo e Francesca Diano. Il problema necessità ulteriori accertamenti e sarà quanto prima ripreso. Il consiglio comunale, presenti anche i componenti del Comitato cittadini rifiuti, si è poi incentrato sulla problematica dell’impianto di smaltimento di contrada San Leo e sulle dinamiche che si accompagnano alla raccolta differenziata. Un problema che rimane sempre attuale e che rimane all’attenzione di amministratori comunali e di cittadini.

Aristide Bava

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