R. e P.

Fin dal primo comizio elettorale ho cercato di trasmettere la mia voglia di fare in ogni settore ed in particolare in ambito ambientale-energetico. Nonostante la coalizione di cui facevo parte non abbia ottenuto il risultato desiderato, nulla è cambiato circa l’impegno, mio e dei consiglieri CATALANO e CACCAMO,  finalizzato a contribuire alla rinascita di Siderno.

Il tema della transizione ecologica è la chiave di volta per lo sviluppo di ogni città, in quanto l’indipendenza energetica, tema di cui si discute in questo particolare periodo anche a livello internazionale, può in modo incisivo limitare il fenomeno della povertà energetica.

A livello locale, tale indipendenza può essere facilmente raggiunta sfruttando le fonti energetiche rinnovabili; ed infatti, l’energia prodotta da FER può essere utilizzata per gli usi domestici, mentre l’eccedenza viene ceduta ai grandi gestori della rete, usufruendo di una tariffa incentivante prevista da un decreto del ministero dello Sviluppo economico. La tariffa incentivante è strutturata per promuovere l’autoconsumo, anche tramite l’impiego dei sistemi di accumulo, con un ulteriore notevole risparmio sui costi della bolletta dell’energia elettrica.

Sostanzialmente si sta parlando di comunità energetiche, ovvero di gruppi di auto consumatori di fonti rinnovabili che si riuniscono per produrre energia elettrica pulita, condividerla e consumarla direttamente sul posto; ruolo di fondamentale importanza è quello del Governo della Regione Calabria che, tramite il proprio intervento, può consentire l’utilizzo delle risorse a vantaggio soprattutto dei cittadini calabresi, mettendo a frutto le opportunità che le comunità energetiche possono offrire. Nel caso specifico del Comune di Siderno, un determinante contributo potrebbe darlo il Consigliere Regionale Giacomo CRINÒ che, oltre ad essere rappresentante del territorio in seno al Consiglio Regionale, si è dimostrato in più occasioni sensibile alle tematiche ambientali. Infatti CRINÒ si è speso, ad esempio, per la predisposizione dei cosiddetti piani di caratterizzazione riguardanti l’area Pantanizzi dove, tra l’altro, è ubicata l’ex Bp. C’è da specificare, però, che non può bastare il solo impegno della Regione, infatti tali comunità possono essere costituite solo per iniziativa di amministrazioni locali capaci e lungimiranti.

A tal proposito, io e gli altri consiglieri del gruppo consiliare “La nostra missione”, abbiamo presentato formale interpellanza in data 4 marzo 2022, con la quale chiediamo al Sindaco e alla Giunta di conoscere le loro intenzioni circa l’avvio dell’iter per la costituzione delle comunità energetiche rinnovabili, la conseguente individuazione di aree marginali e coperture di edifici di proprietà comunale potenzialmente utili per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili, nonchè la possibilità di individuare ulteriori iniziative volte al diffondersi della produzione e autoconsumo di energia da fonti rinnovabili nel territorio comunale.

L’obiettivo principale è quello di diminuire le emissioni di CO2, di aumentare la produzione di energia green, ossia da fonti rinnovabili, di incrementare il risparmio energetico.

In tale ottica ho presentato anche una formale interrogazione per conoscere la consistenza delle proprietà immobiliari comunali, in modo tale da iniziare ad individuare gli edifici di proprietà dell’Ente Locale più idonei per l’installazione d’impianti fotovoltaici. Tutto ciò consentirebbe di fare un ulteriore passo in avanti per trasformare Siderno in una smart city.

Già, un ulteriore passo in avanti, perché per quanto mi riguarda qualcosa che possa portare a ciò è stato già fatto o almeno è stato proposto. Infatti, con l’interpellanza protocollata in data 30 dicembre 2021, con la quale sono stati richiesti chiarimenti riguardo l’intenzione dell’amministrazione di riammodernare l’impianto di illuminazione pubblica a costo praticamente zero, si potrebbe porre un primo tassello in ottica smart city. Va specificato che l’amministrazione ha pianificato di intervenire sull’illuminazione pubblica, ma tale intervento non ha nulla a che vedere con quanto proposto da me poichè il riammodernamento o relamping, non prevede la sostituzione dei soli lampioni bensì anche azioni sull’intera rete elettrica, visto e considerato che è proprio nei vari nodi di quest’ultima che avviene la maggiore dissipazione di energia, con evidenti ripercussioni in ambito ambientale ed economico.

L’auspicio è che l’amministrazione comunale prenda in considerazione quanto proposto, che porterebbe benefici in termini economici, sociali ed ambientali, mostrandosi aperta ad un confronto nell’esclusivo interesse dei cittadini, cosa che ahimè non sta accadendo da più di due mesi, infatti l’ultima seduta del Consiglio Comunale si è tenuta il 29 dicembre 2021.

 

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Alla cortese attenzione del

Presidente del Consiglio comunale

Alessandro ARCHINÀ

Sindaco

Mariateresa FRAGOMENI

Assessore alla programmazione strategica

Pietro SGARLATO

 

Interpellanza a risposta orale

Oggetto: costituzione comunità energetiche Comune di Siderno

Premesso che:

  • l’aumento spropositato degli ultimi mesi del costo dell’energia, provocato in larga misura dalla dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento energetico del nostro paese (in particolare dalle reti di gas metano), ha notevolmente aggravato il fenomeno della povertà energetica, mettendo in enorme difficoltà nuovi soggetti fino ad oggi non raggiunti dal fenomeno;
  • le conseguenze della povertà energetica sono negative in relazione al benessere e all’inclusione sociale;
  • la necessità per la nostra Città e per tutto il Paese di ridurre drasticamente le emissioni di gas ad effetto serra;
  • l’autoproduzione e il consumo di energia da fonte rinnovabile prodotta a livello locale crea benefici ambientali e sociali molto importanti poiché riduce le emissioni di CO2 che si traducono in risparmio economico per le comunità locali;
  • il consumo locale dell’energia rinnovabile prodotta dai territori ha un impatto positivo sulle reti di trasmissione, aiutando a bilanciarne i carichi e gli effetti di non programmabilità delle fonti rinnovabili;

 

alla luce dell’evoluzione della normativa degli ultimi anni in materia di produzione e autoconsumo di energia rinnovabile, con riferimento particolare a:

  • Decreto “Milleproroghe 2020”, ovvero il D.L. 162/19, all’articolo 42 bis, di recepimento della direttiva europea 2018/2001, che ha introdotto e regolamentato la formazione di comunità di autoproduzione e conseguente autoconsumo collettivo di energia;
  • Decreto Legislativo 8 novembre 2021, n. 199, in attuazione della direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2018, sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, che ha aggiornato le caratteristiche delle comunità energetiche rinnovabili (CER)
  • Legge Regionale n. 25 del 19 novembre 2020 “Promozione dell’istituzione delle Comunità energetiche da fonti rinnovabili”;

considerato che il vantaggio economico per gli appartenenti a tali comunità sia largamente superiore a quello del semplice “scambio sul posto” e che dunque tale legge possa diventare volano per l’aumento della produzione di energia rinnovabile e che per comunità energetica si intenda un soggetto giuridico composto da persone fisiche, autorità locali senza scopo di lucro comprese amministrazioni comunali, associatesi in modo aperto e volontario con lo scopo di ottenere benefici ambientali, sociali o economici;

Alla luce di quanto sopra richiamato e delle dichiarazioni del Presidente della Regione Calabria, On.le Roberto OCCHIUTO, dell’ Assessore Regionale allo sviluppo economico VARÌ, rilasciate nel corso del convegno su tale tematica tenutosi in data 21 febbraio 2022, con cui si afferma che dopo aver costituito le comunità energetiche gli Enti Locali potranno accedere a dei finanziamenti, i quali verranno in parte dal Pnrr e in parte dalla programmazione 2021/202 regionale (tramite i Pnrr si andranno a finanziare le comunità in comuni con una popolazione inferiore a 5 mila abitanti, la programmazione regionale invece andrà ad incentivare le comunità in comuni che hanno un popolazione superiore a 5 mila abitanti). Per quel che riguarda il Por, gli stanziamenti sono pari a circa 42 milioni di euro, a queste somme dovranno aggiungersi quelle che saranno stanziate per altre iniziative che assieme alle comunità energetiche rinnovabili faranno in modo che la produzione di energia pulita sia sempre maggiore nel rispetto degli obiettivi che il piano della transizione ecologica richiede.

Tutto quanto sopra premesso,

si interpellano il Sindaco e la Giunta ai fini di conoscere le loro intenzioni circa:

  • l’avvio dell’iter per la costituzione delle comunità energetiche rinnovabili, promuovendo l’informazione e la messa in rete dei potenziali soggetti interessati, creando occasioni di confronto sul tema con i soggetti imprenditoriali interessati;
  • la conseguente individuazione di aree marginali e coperture di edifici di proprietà comunale potenzialmente utili per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili;
  • la possibilità di individuare ulteriori iniziative volte al diffondersi della produzione e autoconsumo di energia da fonti rinnovabili nel territorio comunale.

 

Gruppo consiliare La nostra missione

Antonio Cosimo Pio TRIMBOLI

Domenico CATALANO

Aldo CACCAMO