SIDERNO – E’ Giuseppe Campisi, sindaco di Ardore, il neo presidente del Comitato dei Sindaci della Locride. L’elezione è avvenuta questa sera durante l’assemblea generale di AssoComuni, che ha al secondo scrutinio, con 28 preferenze (29 i sindaci presenti nella sala consiliare), decretato il primo cittadino ardorese.  «Sono lusingato – ha dichiarato Campisi– della fiducia accordatemi dai miei colleghi sindaci. La mia nomina deve rappresentare un punto di partenza per il Comitato dei Sindaci e per tutta l’Assemblea, perché forse oggi, riparte la nuova stagione della Locride, poiché noi primi cittadini ci siamo resi conto che per uscire dall’empasse in cui ci troviamo, dobbiamo cominciare a remare tutti dalla stessa parte».

Sanità, ambiente, viabilità e trasporti, alcune delle priorità programmatiche dalle quali Campisi intende partire «Con il Comitato – ha commentato – ci organizzeremo per stilare un programma delle emergenze da affrontare, individuando quale la strada da percorrere per raggiungere i nostri obiettivi. E’ necessario che alle riunioni del Comitato aderiscano tutti i sindaci, c’è bisogno della collaborazione e delle idee di tutti».

L’elezione di Campisi infatti, è stata preceduta da un confronto “costruttivo” e da un clima finalmente disteso, che ha animato le circa due ore di assemblea odierna.  Al centro del dibattito, l’atto di indirizzo politico destinato al Comitato e al suo presidente, proposto dal sindaco di Locri, Giovanni Calabrese. «Il Comitato – ha esordito in apertura Calabrese – per affrontare le problematiche della Locride, dovrà dotarsi di una struttura organizzativa, creando una sorta di giunta tra i componenti del Comitato, dell’Assemblea e di qualificati esperti esterni».

Alla base della piattaforma di indirizzo politico analizzata, diverse tematiche: “Sanità, riferita alle note criticità dell’Ospedale di Locri, la Casa della Salute e la sanità territoriale; problematiche ambientali, con particolare riferimento all’emergenza rifiuti e alla depurazione; problematiche infrastrutture e quindi criticità delle strade metropolitane, messa in sicurezza della SGC Jonio Tirreno, completamento della 106 e della Bovalino Bagnara; confronto con la Prefettura per la stipula di Patti per la Legalità, finalizzati a prevenire forme di infiltrazione mafiosa nei Comuni della Locride; criticità relative alla situazione derivante dal fenomeno del randagismo; confronti con l’Agenzia dei Beni Confiscati per la ricognizione di tutti i beni presenti sul territorio con proposta di un utilizzo condiviso; valorizzazione del patrimonio turistico e culturale con il riavvio del percorso relativo al Distretto Turistico Culturale; valorizzazione del patrimonio naturalistico della Locride;  Piano Straordinario per contrastare la disoccupazione e lo spopolamento dei Comuni della Locride, con riferimento ai Comuni dell’entroterra; organizzazione degli Stati Generali della Locride; proposta alla Regione Calabria e alla Città Metropolitana di un’Agenzia per l’emergenza della Locride e infine, la revisione dello Statuto e del Regolamento per l’organizzazione dell’Assemblea e del Comitato”.

Un documento quest’ultimo, condiviso dagli amministratori locali, con il comune intento di tracciare un percorso atto a fronteggiare le condizioni critiche in cui versa il territorio locrideo.

E a proposito di priorità programmatiche dalle quali ripartire, il 19 febbraio prossimo, i primi cittadini saranno a Roma per incontrare il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Fonte: Francesca Cusumano da lente locale.it