Il tira e molla è finito. Pietro Fuda ha rotto gli indugi ed ha nominato la nuova giunta senza tenere conto delle indicazione della segretaria politica del Pd, Maria Teresa Fragomeni, che, in mattinata si era portata dal primo cittadino per comunicargli le decisioni del suo partito. Ovvero la richiesta della carica di presidente del Consiglio comunale per lei stessa , su designazione specifica del direttivo, e un assessorato con la delega di vicesindaco per il consigliere Giorgio Ruso. Fuda ha ascoltato la Fragomeni che si è presentata accompagnata da Cece Carnà, Alessandro Archinà e Francesco Barillaro e non ha proferito parole prendendo solo atto delle sue richieste. Circa un’ora dopo il sindaco ha convocato una conferenza stampa per le ore 12.30, per dare comunicazione della nomina della giunta nella sala del consiglio comunale dove, a conferma dell’attesa che c’era da parte della cittadinanza, unitamente ai giornalisti si sono riversati molti cittadini e buona parte dei rappresentanti politici locali. Cosa che ha sorpreso lo stesso Pietro Fuda che, arrivato con qualche minuto di ritardo ha subito chiesto scusa ai cittadini. ” pensavo di non trovarmi di fronte a tanta gente ma sono contento, cosi’ avrete modo di capire – ha detto –  il perchè delle mie decisioni” . Ed è stato subito un fiume in piena precisando in maniera immediata ” sia chiaro che non ho rotto con il partito democratico , ma solo con una parte del Pd, quella che gestisce il partito a livello locale che mi ha portato a perdere troppo tempo che avrei potuto impiegare per affrontare con piu’ decisione i molteplici problemi di questa città. Per quanto mi riguarda il Partito Democratico – ha insistito – è ampiamente rappresentato dal consigliere Paolo Fragomeni che insieme agli altri rappresentanti della coalizione sarà votato alla presidenza del Consiglio comunale e dall’ Avv. Anna Romeo, alla quale sarà assegnato un assessorato con  la carica di vicesindaco. Entrambi sono stati eletti nella lista del Pd, ed entrambi, per quanto mi riguarda rappresentano quel partito”. Poi una rivisitazione della “telenovela”, sulla giunta,  iniziata subito dopo la sua proclamazione a Sindaco. In particolare Pietro Fuda ha detto che sin dall’inizio ha precisato che  avrebbe voluto al suo fianco come vicesindaco Maria Teresa Fragomeni forte di oltre 700 voti che imponevano questa scelta , cosa che era stata piu’ volte evidenziata con l’offerta di stabilire lei stessa le deleghe che voleva e anticipando che agli altri assessori sarebbero state assegnate le deleghe che rimanevano dopo la sua scelta.  In piu’ al Pd sarebbe stata assegnata anche la presidenza del Consiglio comunale. ” Paletti questi – ha precisato l’ex senatore – imprescindibili, e che ho messo in chiaro sin dall’inizio  anche se nel corso del tempo si è discusso di qualche cosa in piu’ o in meno e si è anche entrati nel merito delle altre attribuzioni. Il tempo è passato inutilmente e si è arrivati all’incontro di ieri sera ( giovedi) che doveva essere quello definitivo. Che cosa sia successo al loro interno io non lo so. Certo è che in questa riunione che è stata lunghissima gli altri partner volevano sapere il nome di chi dovevano votare in consiglio  come presidente. Questo nome non è uscito fuori perché la dott.ssa Fragomeni pretendeva che nessuno dovesse esprimere un giudizio sulla presidenza del Consiglio malgrado avessimo fatto notare che la presidenza del consiglio è una figura che possibilmente doveva avere i voti anche della minoranza. Cio’ perché doveva essere una figura di garanzia per tutti. Chiusa la questione ieri sera in maniera negativa , questa mattina Maria Teresa Fragomeni è venuta in Comune accompagnata da altre tre persone per comunicarmi che la decisione del suo partito:  lei stessa come Presidente del Consiglio e Giorgio Ruso come vicesindaco. E’ chiaro che in questo modo la giunta non aveva quella composizione e quella copertura che era necessario avere e che venivano completamente disattese le mie aspettative. Ho considerato, quindi, questa proposta come una presa di distanze e di rottura perché  io, sin dall’inizio ho chiaramente detto che il Pd doveva  stare nella giunta con la sua espressione piu’ alta che era rapprsentata dalla sua segretaria politica  che ha preso 700 voti alle elezioni comunali.  Voti che andavano onorati proprio con la carica di vicesindaco. Preciso che non ho nulla contro il dott. Giorgio Ruso, ma lui nel Pd è arrivato adesso e non credo possa dare le dovute garanzie. Ecco il perché della mia decisione.  A questo punto inutile andare ad altre trattative. Il consiglio è convocato per lunedi e quindi non mi sono sentito di perdere altro tempo. Fermo restando – sottolinea ancora Fuda – che non è rottura col Pd. Noi avevamo dato due posti al Pd e riteniamo che Paolo Fragomeni e Anna Romeo rappresentano in maniera adeguata il Pd”. Poi una attenta riflessione sulle condizioni di Siderno “che è nelle condizioni che si puo’ riprendere perchè voglio anche aggiungere che ho parlato a lungo con il sottosegretario Giampiero Bocci che è delegato agli Enti locali per   tentare di rientrare dal dissesto e rivisitare tutto quello che i Commissari hanno fatto in questi due anni e mezzo. Non è una cosa di poco conto e non possiamo perdere altro tempo.

I PROBLEMI DELLA CITTA’

A parte questo – aggiunge Fuda – ci troviamo con una marea di problemi, ma voglio dirlo, anche con tante risorse che possono essere spese e che nessuno ha preso in considerazione . In questi giorni abbiamo messo in piedi la macchina giusta per affrontare i problemi e adesso dobbiamo andare avanti con atti che dobbiamo portare in consiglio prima che succedano altre cose gravi come quelle avvenute in passato. Ed è bene che sia chiaro : ci sono le condizioni per partire e per fare bene. Non ci sono, invece le condizioni per fare alchimie di potere  per  stupidaggini e fesserie che ci facciano perdere tempo”. Poi  la conferma dei nominativi degli altri assessori ovvero Bianca Gerace, Gianni Lanzafame, Ercole Macri’ e Luigi Guttà con la precisazione che le deleghe saranno discusse con le stesse rappresentanze politiche. E non si è fermato qui. Alle domande dei giornalisti ha fatto  anche una disanima dei “disastri che si creano nei comuni commissariati” con la precisazione che è in fase attuativa ( martedi) un decreto “che tiene conto delle osservazioni che abbiamo portato sulle esperienze del Comune di Siderno”. Ed ancora indice puntato contro la Commissione che ha amministrato Siderno, soprattutto in riferimento ad opere finanziate per otto milioni di euro non prese in considerazione e alla disattesa attenzione sul Piano strutturale comunale. Uno sfogo vero e proprio quello di Pietro Fuda fortemente applaudito a conclusione del suo intervento dal numeroso pubblico presente.

I NUOVI CONSIGLIERI COMUNALI

Con la ufficializzazione della nuova giunta ( gli assessori per legge si devono dimettere) in consiglio comunale subentreranno Salvatore Pellegrino per il Pd,  Rita Commisso e Giuseppe Oppedisano per Fattore Comune, Maria Francesca Diano per il Centro Democratico.  L’assessore di Siderno Libera, Gianni Lanzafame è, invece, un esterno e, quindi non ci saranno subentri.

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