A proposito dei problemi della città c’è da evidenziare che buona parte dell’intervento di Pietro Fuda, domenica sera, nel corso della presentazione della lista dei candidati del centrosinistra è stato indirizzato contro i commissari prefettizi su argomenti di estremo interesse. Fuda ha dichiarato di aver saputo che, in merito alla riscossione dei tributi, l’amministrazione commissariale non avrebbe fatto capo ai criteri Consip (una Società per azioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che svolge attività di consulenza, assistenza e supporto nell’ambito degli acquisti di beni e servizi delle amministrazioni pubbliche), non solo più vantaggiosi per il Comune, ma obbligatori per legge. L’ingegnere ha parlato anche di una grave ingiustizia che la cittadinanza sidernese avrebbe subito e riguarda la strada che dalla 106 porta all’impianto di trattamento dei rifiuti, costeggiando il Novito. “La costruzione di questa strada – ha detto Fuda – per un importo di quattro miliardi di vecchie lire risultava fra gli impegni della Regione sin dal lontano 30 ottobre 2003. Il finanziamento dell’intervento si è ottenuto gravando di una quota aggiuntiva la tariffa sui rifiuti. Il Commissario delegato per l’emergenza rifiuti ha versato la menzionata somma, sin dal lontano 2003 al gruppo Tec poi Veolia. Dal 2003 al 2013 la tariffa dei rifiuti in Calabria è stata gravata da una quota aggiuntiva proprio per la costruzione della strada al servizio dell’impianto rifiuti. La strada non c’è, ed i calabresi hanno pagato una tariffa rifiuti maggiorata di cui ha tratto vantaggio solo Veolia. A noi è rimasta solo la puzza”. Ed ancora Secondo Fuda l’amministrazione uscente si è disinteressata di sollecitare il ripristino della viabilità danneggiata dal transito dei mezzi impegnati nella costruzione della nuova 106, non si è premurata di rendere più accessibile lo svincolo della suddetta strada e, ultima beffa in ordine di tempo – ha detto -, ha inviato 1.800 lettere di diffida per presunte costruzioni abusive, senza un minimo accertamento preventivo delle singole posizioni. Ha parlato anche del dissesto del Comune di Siderno dichiarando che “anche la commissione preposta alla vigilanza di quest’ultimo, in verità, sarebbe stata un po’ “distratta”. Una disattenzione  da parte di questo organo, infatti, avrebbe rischiato di far perdere al comune, sul quale già grava un debito di nove milioni di euro, un credito di due. Nella parte finale del suo intervento sviluppato senza remore Pietro Fuda ha poi affermato che “la Storia del Mezzogiorno è soprattutto storia di sfortune, di umiliazioni e di povertà, e che le Istituzioni hanno il dovere di farsi carico di questo fardello pesante che la storia stessa lascia loro in eredità per promuovere quel traghettamento difficile lungo il cammino della ragione, sperando che si possa col tempo assorbire il divario con le realtà economicamente più avanzate” ed ha anche parlato degli scioglimenti dei consigli comunali “In una Società civile quale è la nostra – ha detto –  lo scioglimento di un Consiglio comunale non è la vittoria dello Stato ma è la sconfitta della democrazia”. Per questo – ha aggiunto – “Se è vero che il parlamento tarda a legiferare sulla regolamentazione dello  scioglimento dei Consigli  comunali, comincia a diventare urgente, a salvaguardia della stessa immagine dello Stato, legiferare sulla professionalità delle figure chiamate, per qualsiasi motivo, a svolgere le funzioni di Commissario negli Enti locali”. E’ stato anche annunciato che nei prossimi giorni sarà diffuso il programma elettorale con indicazioni molto precise per il futuro della città.

Aristide Bava

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