E’ stato molto partecipato  il convegno organizzato a Siderno, nella sala del consiglio comunale, per parlare della proposta di legge sul reddito minimo. All’incontro, moderato da Rossella Garreffa, ha partecipato, in qualità di relatrice ufficiale,  la presidente nazionale dell’Associazione Tilt, Maria Pia Pizzolante. Presenti anche  il consigliere regionale Giovanni Nucera, il segretario regionale di Sel , Mario Melfi. L’incontro è stato organizzato dalla lista “Fattore Comune”, emanazione di Sel, che sostiene il candidato a sindaco Pietro Fuda ed è stato aperto da Mimmo  Panetta che, soprattutto,  ha puntato l’indice contro l’indifferenza  della politica sul problema lavoro. Poi sono intervenuti in rapida successione l’ Avv. Teresa Ferraro, lo stesso consigliere regionale Giovanni Nucera che ha presentato una legge regionale sul problema e ha dato notizia che entro il mese di settembre sarà tenuto un consiglio regionale sulla povertà, la studentessa Alessia Galizia, la docente Rita Commisso, l’imprenditrice Marcella Pianta, il commerciante Sasà Albanese, Ercole Macri’, Pietro Fuda che ha sviluppato una variegata relazione ricordando che ormai da tempo non si parla piu’ della questione meridionale, il sindaco di Benestare Rosario Rocca, il vicesindaco di Gioiosa , Maurizio Zavaglia, il segretario regionale Mario Melfi che ha affermato, tra l’altro,  che il reddito minimo è anche un valido strumento per combattere la criminalità. Quindi l’atteso intervento di Maria Pia Pizzolante  che dopo aver affermato che la crisi economica ha, in qualche modo, livellato il divario tra nord e sud ha anche espresso le sue personali considerazioni sulla scarsa attenzione che si sta dando alla ventilata proposta del reddito minimo anche perché – ha precisato – non si puo’ escludere che ” continuare ad avere un popolo povero rende la gente maggiormente ricattabile e quindi non libera”. Nella sostanza  ha aggiunto è un modo per continuare ad esercitare il potere . ” Il lavoro manca – ha aggiunto – perché non sono state fatte scelte lungimiranti nel tempo e, paradossalmente il progresso ha contribuito a creare disoccupazione ed impoverire la gente. Da qui la necessità che si spinga per ottenere il reddito minimo , che potrebbe diventare un reddito di partecipazione aiutando tutti i bisognosi a sentirsi partecipi della vita sociale. Durante il convegno, come era prevedibile, non si è parlato solo di reddito minimo ma gli interventi hanno anche spaziato su molti problemi della locride e sulle possibilità di dare una spinta in positivo al territorio , cosa che sarà possibile solo se ci saranno gli uomini giusti che saranno capaci di creare sinergia e di affrontare in maniera decisa il futuro in vista anche dell’attuazione dell’ Area Metropolitana che – come ha fortemente evidenziato Pietro Fuda – costituisce l’ultimo treno per ritornare ad affrontare seriamente la questione meridionale.

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