Una delegazione delle liste Forza Italia ed Uniti per il Futuro è stata ricevuta giovedì 28 us. dal Sindaco  Pietro Fuda e dal responsabile del settore urbanistica Arch. Nicola Tucci, per esporre le proprie indicazioni e proposte  sul redigendo  Piano Strutturale Comunale. 

Erano presenti, il consigliere Sgarlato, Enzo Brullo , Aldo Caccamo, Renato Scopelliti, Francesco Romeo, Domenico Catalano,  M. Satira e D.  Tavernese , la relazione è stata illustrata dal DR. Domenico Catalano e discussa ampiamente con i rappresentanti dell’Amministrazione;

 

 

FORZA ITALIA E UNITI PER IL FUTURO INCONTRANO L’A.C. PER DISCUTERE DEL PIANO STRUTTURALE

I rappresentati politici delle liste, Forza Italia ed Uniti per il Futuro, ringraziano l’Amministrazione Comunale ed in particolare l’Arch. Nicola Tucci, responsabile del settore Urbanistico per aver inteso concedere questo incontro, inerente l’importante problematica della redazione del Piano Strutturale Comunale ;

Finalmente si inizia a discutere di Urbanistica nella nostra Città, ma ci è voluto del tempo!.. E’ un fatto positivo tra le tante negatività che ci ritroviamo.

Parlare di Urbanistica , oggi più che mai significa parlare di ambiente, di sostenibilità  di energia rinnovabile di politiche di governo e gestione del territorio.

Il tema ambientale , oggi più che mai, è al centro di grandi dibattiti politici ed economici nonché sociali e antropologici. Ad essere messe in discussione sono le grandi tematiche che si configurano come problemi imminenti per intere popolazioni e per il destino del pianeta Terra: ne sono oggetto il tema dell’acqua, dell’aria, dell’inquinamento di ogni sorta (elettromagnetico, acustico, atmosferico etc.) e delle fonti energetiche rinnovabili.  La questione ambientale, spesso, non sembra appartenere ai nostri orizzonti. Non si discute delle misure sempre meno rispettate dal Paese per ridurre l’impatto ambientale di nuovi insediamenti, tanto meno dell’assoluta mancanza di un impegno atto a diffondere una coscienza di risparmio energetico tra la popolazione: sopraffatti da notizie di scandali di vario genere, siamo sempre più convinti che il surriscaldamento globale e l’inquinamento siano problemi che non ci riguardano. Eppure, molti paesi soffrono per la crescente siccità e altri stanno per essere sommersi dalle acque. Lo scioglimento dei ghiacci è sempre più evidente. L’inquinamento per scorie radioattive sulle coste della Calabria non è stato considerato in fondo un problema grave, oppure l’alimentazione tossica degli animali, di cui noi ci nutriamo ogni giorno, non è questione di interesse comune. Si potrebbe procedere elencando un’infinità di problemi ambientali, ma le cose non cambierebbero. In un contesto sociale come il nostro, la fitta rete di interdipendenze ci rende tutti responsabili delle sofferenze altrui: che lo sappiamo o no, che ci piaccia o no e che ne abbiamo o no l’intenzione; ma la nostra immaginazione morale è stata modellata storicamente per prendere in considerazione gli altri soltanto quando sono a portata di vista e di contatto. Molti paesi occidentali stanno mettendo al centro della loro politica l’economia “verde”, e, anche se non sufficientemente, negli ultimi tempi sempre più persone sembrano rendersi conto del problema che incombe sul pianeta e di cui loro sono la causa. I problemi occasionati dall’uomo sono, in effetti, molteplici e senza la giusta misura preventiva e operativa della conservazione dello stato ambientale l’uomo non potrebbe sopravvivere sul pianeta.

L’urbanistica è una disciplina molto complessa basti pensare che al suo interno si contrappongono varie scuole di pensiero, in particolare l’intervento urbanistico propone due grandi filoni di pensiero il primo attraverso piani che vanno ad influire sulla struttura del territorio, il secondo che predilige politiche a respiro più ampio, atte a modificare principalmente i comportamenti degli attori che agiscono sul territorio, modificandolo o vivendolo in questo secondo filone si inseriscono le esperienze di urbanistica partecipata. Và aggiunto ancora che l’unione tra i due filoni si esprime oggi attraverso il progetto integrato.

 

L’URBANISTICA A SIDERNO

La Città di Siderno, come la maggior parte dei paesi del comprensorio Locrideo, oggi più che mai soffre l’impellente necessità di dotarsi di un idoneo e più adeguato strumento urbanistico, primo, per dare un nuovo assetto ad un territorio che da tempo ormai attende risposte e progetti di sviluppo e secondo per rivitalizzare la Città con il rilancio di un settore nevralgico come quello dell’edilizia.

  • Altri Comuni, vedi, Palmi, Polistena, Villa San Giovanni e tanti altri, sono quasi giunti alla definizione del PSC, a Locri addirittura, è data quasi imminente, l’ adozione dell’importante  strumento di sviluppo;

In tal senso, però bisogna anche evidenziare che qualcosa è stato fatto, và rilevato che gli apparati  responsabili delle Amministrazioni pregresse in qualche modo avevano avviato un programma, che poi è culminato con l’incarico conferito al gruppo di progettazione del PSC coordinato dal prof. Giuseppe Imbesi, composto dal Prof. Tenuta, dal geologo Luigi Carbone, dall’agronomo  Giancarlo Fiorenza, dagli architetti: Danilo Campo, Alessandro Sgambelluri e Giovanni Schipilliti;

L’amministrazione del Sindaco Ritorto, all’epoca compose il gruppo di progettazione  nominando le figure professionali mancanti e fornì tutta la documentazione  tecnica necessaria (aerofotogrammetrie, mappe digitali, ortofoto recenti) e tutto quanto necessario all’espletamento dell’incarico, dopo una serie d’incontri con il prof. G.ppe Imbesi insieme al gruppo di progettazione nell’Urban Center di Siderno, furono poste alcune indicazioni di massima ai progettisti, quali ad esempio, la valorizzazione dell’intorno della Diga quale polmone verde per la Città, il miglioramento delle zone d’ingresso della Città,  il problema della linea ferrata con previsione a monte della città, il collegamento dei lungomari del quale si parla ormai da molti anni,  il rifacimento del Waterfront lungo la spiaggia e la valorizzazione del patrimonio esistente del Centro Storico di Siderno Superiore  e delle contrade, queste erano le premesse. Con l’avvento del Commissario prefettizio dott. Luca Rotondi, furono elaborate le linee programmatiche di larga massima, e questo non vuole essere polemica senza il coinvolgimento degli attori principali, cittadini, associazioni e soggetti attivi, ancora peggio ha operato la Triade Commissariale non ritenendo di affrontare la problematica urbanistica;

In questa fase di vuoto, della quale non conosciamo i motivi,  innumerevoli richieste di chiarimento, sono pervenute e continuano a pervenire dalla società civile,   tanto ci induce alle porre i seguenti quesiti:

OGGI A CHE STADIO SI TROVA IL PSC?

Da quanto è dato sapere,  senza timore di essere smentiti, pare che l’ultima richiesta del prof, Imbesi sia stata quella  di procedere alla redazione della Valutazione Ambientale Strategica, divenuta obbligatoria per legge in un momento successivo all’assunzione dell’incarico dei progettisti, ma da quel momento non si è più parlato, anzi si è rimasti in attesa non si sa di cosa, i cittadini non hanno notizie, salvo le solite promesse rassicuranti, che sarebbe imminente l’approvazione;

A ciò si aggiunge il fatto che per la redazione dei PSC la Regione ha concesso una ulteriore proroga  fissando la scadenza 31 dicembre 2016, tempi molto esigui per affrontare una problematica così importante, Nelle more sono state inibite, rendendole Agricole,  tutte le zone urbanistiche ad eccezione delle zona A e B, nella più assoluta indifferenza dei Comuni, con tutte le penalizzazioni derivanti, ad esempio non andrebbe pagata l’IMU in questi terreni declassati;

 

QUALE RUOLO DEVE AVERE LA CITTA’ DEL FUTURO?

La città del futuro, non può prescindere da un impronta ecologica, con le necessarie valorizzazioni ambientali, ma deve comunque promuovere un ‘idea di Città Turistica e Commerciale, secondo i  canoni già dettati dal vecchio laboratorio urbanistico  e le indicazioni già tracciate dai passati PRG a tutt’oggi in vigore.

Tuttavia bisogna definire le scelte è gli obbiettivi, ma soprattutto costruire una vocazione vera che allo stato sembra smarrita e che non può prescindere da una mentalità e volontà di rilancio del nostro territorio.

 

LE NOSTRE PROPOSTE:

Ribadiamo le proposte già a suo tempo formulate;

la valorizzazione dell’intorno della Diga quale polmone verde per la Città, rispolverando il vecchio progetto dell’orto botanico, il miglioramento delle zone d’ingresso della Città,  il problema della linea ferrata và risolto con previsione di uno spostamento a monte rispetto al centro urbano cittadino, il collegamento dei lungomari del quale si parla ormai da molti anni,  il rifacimento del Waterfront lungo la spiaggia e la valorizzazione del patrimonio esistente con a capo la valorizzazione del centro storico di Siderno Superiore ( Città della Fantasia),  la previsione della perequazione urbanistica sarebbe un ottimo strumento per il rilancio delle opere pubbliche, inibizione totale della edificazione della zona posta oltre la linea ferrata lato mare ed il recupero, anche mediante demolizione del vecchio “ Pastifico Catalado” , imporre l’ultimazione di tutte le strutture alberghiere poste in fregio al lungomare,  realizzare una metropolitana di superficie con l’utilizzo dell’attuale binario, ormai quasi desueto, Integrare il nuovo strumento in itinere con il piano del lungomare ed il piano spiaggia, riproporre il vecchio progetto-idea della Darsena sul Novito, Ampliamento del Cimitero  di Siderno Sup. e riqualificazione dell’esistente, creazione di strutture sportive (palazzetto dello sport) per i giovani;

Se riuscissimo a fare molte di queste opere, “ cambiare il Volto della città, non sarebbe poi,un utopia”.

Infine nel ringraziare per l’attenzione rivoltoci ribadiamo che bisogna al più presto avviare le procedure o meglio sbloccare questa situazione di stallo, se veramente si vuole portare avanti  con i fatti e non con le parole un processo di miglioramento di una Comunità.

I rappresentanti di Forza Italia e Uniti per il Futuro

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