E’ durata meno di un anno la tregua interna alla maggioranza sidernese. Nello storico consiglio comunale fissato in concomitanza con la supersfida Italia –Spagna, il risultato che ne viene fuori è di quelli pesanti. Dopo il ricordo che l’aula ha voluto tributare al compianto Peppe Reale, si e’ passati alla disamina dei punti all’ordine del giorno. In particolare i toni si sono alzati in occasione della discussione relativa all’approvazione del bilancio di previsione. Il PD esce, non dichiarandolo mai formalmente, dalla maggioranza sidernese ad eccezione del Presidente del consiglio Paolo Fragomeni e dell’indipendente Anna Romeo , che già dalle loro nomine a consiglieri si sono sempre dimostrati vicini alla maggioranza. La seduta si è animata subito. Carlo Fuda ha lanciato al sindaco una richiesta non tanto velata: “abbandona “fattore comune” e fai entrare in giunta due esponenti del PD. Ovviamente l’obiettivo indiretto della richiesta piddina era l’ex Sindaco Domenico Panetta, che, seppur non candidandosi, viene considerato un po’ come l’uomo ombra di questa amministrazione. Secondo il Pd, l’attuale sindaco Fuda, si farebbe condizionare nelle scelte da chi, pur agendo nelle retrovie, non ha mai pensato di fare un bagno di umiltà dopo che la lista di Fattore Comune, alle comunali, è arrivata dietro al Centro Democratico ed allo stesso Pd. Panetta, ha detto Carlo Fuda, è ancora il leader “ della politica rancorosa e di un gruppo , fattore comune, “che non ha più consensi”. Rimpasto di giunta che il Sindaco Fuda non ha accettato parlando di osservazioni errate da parte del Pd: ci sono 8 cantieri aperti- ha dichiarato il Primo Cittadino- e sei gare alla Suap, e poi i danni che hanno provocato i commissari e non ho visto nessuno del governo nazionale che ci stia aiutando per amministrare Siderno. Atteso, poi, l’intervento di Maria Teresa Fragomeni, che, lo ricordiamo, ad inizio mandato Fuda, dimostrò senso di responsabilità rimanendo in maggioranza. La segretaria del PD non è stata clemente con la maggioranza ribadendo che la loro non è una corsa alla “poltrona” . “Questa squadra, ha detto, non ha dato e non sta dando risposte alle esigenze dei cittadini”. “E’ un team di lavoro che agisce senza programmi dove ognuno gioca da solo”. Il Comune di Siderno non porta in bilancio i mancati pagamenti relativi a strutture concesse in locazione ai privati e non è giusto rimandare l’intervento. Chiaro il riferimento alla gestione del Centro Polifunzionale ma anche alla questione della piscina comunale. Il consigliere di minoranza Pietro Sgarlato ha protocollato una richiesta al sindaco di ritirare le deleghe all’ambiente al vicesindaco Anna Romeo, reo di non aver saputo risolvere nessuna delle problematiche ambientali in cui Siderno versa da anni. Il dato che emerge, secondo Sgarlato, è che l’unico grande partito presente nella maggioranza ha girato le spalle all’amministrazione, forse perché è nata male dall’inizio e ricordo bene, continua, quando il sindaco Fuda dichiarava di non accettare candidature a Sindaco se in maggioranza non ci fosse stato il Pd. Il rappresentante di ‘Siderno Libera” Antonio Sgambelluri, pur votando a favore, ha manifestato molte perplessità sul “modus operandi” della giunta avvertendo che se non si cambierà registro in futuro potrebbe anche votare contro. Le uniche forze politiche contente per i risultati conseguiti sono state “Fattore comune” tramite il capogruppo Giuseppe Oppedisano e la consigliera Maria Francesca Diano e il Centro Democratico che attraverso l’intervento del capogruppo Giuseppe Figliomeni ha rimarcato la bonta’ del lavoro effettuato sino ad ora dall’amministrazione in carica. La situazione è diventata incandescente nel momento della votazione del Bilancio di previsione, approvato con 11 voti favorevoli ( Fattore Comune, Centro Democratico, Siderno Libera) e sei contrari cioè i 4 del PD , Sgarlato e Cataldo. Infine, il colpo di scena: la mozione Sgarlato, rivolta in precedenza al Sindaco e relativa al ritiro delle deleghe all’assessore all’ambiente Anna Romeo, rinviata in precedenza perchè venisse discussa già ieri sera registra un esito, a giudizio di chi scrive, davvero “sconcertante”. Votano a favore della proposta di Sgarlato : il Pd (con i 4 consiglieri Carlo Fuda, Maria Teresa Fragomeni, Salvatore Pellegrino e Giorgio Ruso, “Siderno Libera” con consigliere Toto’ Sgambelluri, il Centro Democratico con il consigliere Vincenzo De Leo e, ovviamente, il proponente consigliere di Forza Italia Pietro Sgarlato. La “stampella” della maggioranza, udite bene, si rivela a sorpresa ( ma non tanto) la lista “Volo” con il consigliere Michele Cataldo. Con il suo voto a favore forse la mozione Sgarlato sarebbe passata ! Ma tant’è. La risposta data su fb dal presunto leader del movimento “Volo” Giuseppe Caruso ad uno amico, ossia l’ex consigliere comunale Leonardo Macrì, che gli chiedeva lumi su questa incomprensibile decisione, fa rizzare i capelli: “caro Leonardo- scrive Caruso- non si discute una mozione di sfiducia al vice sindaco alle 23:00 di sera . Questo è stato l’unico motivo per il quale il consigliere Michele Cataldo ha votato contro la discussione immediata , non contro la mozione di sfiducia che sarà oggetto di discussione nel prossimo consiglio comunale” . Capirete bene, amici lettori (aggiungiamo noi) che dopo una certa ora a Siderno, almeno politicamente, non si “vola” più. Ma rimane però un dato certo: il sindaco ieri sera sarebbe stato in minoranza mentre grazie all’aiuto del consigliere della lista “Volo”, è stato tutto rimandato alla prossima seduta e Fuda avrà tutto il tempo per cercare di ricompattare la maggioranza. Sicuramente, dal nostro punto di vista, sarebbe stata più coerente un’astensione dalla votazione in oggetto per consentire di raggiungere comunque un risultato politico importante. Ci piace ricordare che la politica, quella con la P maiuscola, è fatta anche e soprattutto di “segnali” . E una maggioranza battuta su una proposta (anche solo di voto) della minoranza sarebbe stato davvero un segnale non forte ma fortissimo. Chi fa politica non guarda l’orologio, ma coglie l’attimo e svolge il suo ruolo fino alla fine. Ad avviso di chi scrive, per rispetto verso gli elettori che lo hanno votato e per coerenza politica, da domani, il consigliere Cataldo dovrebbe dimettersi. Sara’ cosi ? Ne dubito! Da ieri sera, nel teatro della politica sidernese, abbiamo dovuto incastonare un’altra perla, e che perla, per… la miseria.
ANTONIO TASSONE