SIDERNO –E’ nata ufficialmente nella Locride la delegazione della Accademia Italiana della Cucina, prestigiosa struttura associativa che ha come scopo principale di tutelare, in Italia e all’estero, le tradizioni della cucina locale. Nella mattinata di ieri con una apposita cerimonia che ha avuto luogo presso la “ Cascina” tra Marina di Gioiosa e Roccella è stata consegnata la tradizionale campana al Delegato della Locride, designato in Sandro Borruto, funzionario della Prefettura di Reggio Calabria. Alla cerimonia era presente anche il sindaco di Roccella, Giuseppe Certonà, che non ha mancato di esprimere l’importanza per l’intera fascia jonica di questa nuova importante struttura associativa che abbraccia un settore particolarmente importante che si riflette direttamente sul turismo che rimane l’unica carta che ancora il territorio si può giocare per un sue reale rilancio. Presenti anche i delegati di Reggio Calabria e della zona Grecanica Antonio Monorchio e Enzo Vitale nonché il neo presidente di Confindustria, Giuseppe Nucera, il viceprefetto Francesca Crea, e il responsabile del Porto delle Grazie di Roccella Giorgio Sotira, Sandro Borruto, dopo aver ricevuto investitura ufficiale da parte del delegato Calabria, Francesco Menichini, ha nominato il suo esecutivo nelle persone di Giuseppe Ventra ( vice delegato), Antonino Lacopo ( segretario) e Antonio Bagnato ( tesoriere). Il neo delegato si è impegnato saranno designati i componenti dell’ esecutivo della nuova struttura associativa che, tra le altre incombenze, si impegnerà a promuovere e valorizzare la cucina tradizionale del territorio in un momento in cui l’enogastronomia costituisce anche uno dei settori trainanti dell’attività turistica. Attualmente l’Accademia Italiana conta 219 Delegazioni in Italia e 78 all’estero. Le Delegazioni dell’Accademia presenti sui vari territori partecipano alle più importanti manifestazioni gastronomiche ed indirizzano la propria attività sociale verso iniziative – convegni, pubblicazioni, ricerche storiche, istituzione di premi e borse di studio – volte alla divulgazione dei principi e dei valori fondamentali della stessa Accademia partendo dal principio che la cucina è una delle espressioni più profonde della cultura di un Paese: ed è il frutto della storia e della vita dei suoi abitanti anche se diversa da regione a regione. La cultura della cucina, per l’ Accademia, è anche una delle forme espressive dell’ambiente che ci circonda, insieme al paesaggio, all’arte, e a tutto ciò che crea partecipazione della persona in un determinato contesto. Essendo, quindi, cultura attiva, frutto della tradizione e dell’innovazione e, proprio per questo motivo, da salvaguardare e da tramandare, tra le altre incombenze, a promuovere e valorizzare la cucina tradizionale del territorio tenendo proprio conto che l’enogastronomia costituisce , oggi, un settore trainante dell’attività turistica. Borruto ha ricordato che l’Accademia Italiana conta 219 Delegazioni in Italia e 78 all’estero e che proprio partendo dal principio che la cucina è una delle espressioni più profonde della cultura di un Paese oltre ad essere il frutto della storia e della vita dei suoi abitanti è certamente da salvaguardare e da tramandare. La nutrita comitiva di delegati e loro ospiti approfittando di questa importante occasione grazie alla “guida” del presidente della Pro Loco, Pietro Riitano, ha anche potuto fare una interessante visita presso il Castello dei Carafa di Roccella andando a “scoprire” un manufatto di notevole pregio da poco oggetto di opportuno restauro. Soprattutto i forestieri ( erano presenti esponenti del Catanzarese e del Cosentino ) che non conoscevano l’antico manufatto sono rimasti ammirati dai suoi resti e dallo stupendo panorama che si poteva godere. L’attività operativa della nuova delegazione locridea dell’ Accademia Italiana della cucina inizierà già nel corrente mese di ottobre .
Aristide Bava