SIDERNO – La recente notizia del finanziamento di circa 3.5 milioni di euro per la messa in sicurezza e la manutenzione straordinaria della Diga sul torrente Lordo ha aperto nuove speranze in città e nella Locride dove, a seguito di quattro anni di inutile attesa, dopo lo svuotamento della Diga , pare che la situazione si possa, adesso, normalizzare con l’utilizzazione di questi fondi. Sempreché le precarie vicende che si stanno accompagnando alla gestione del Consorzio di Bonifica di Caulonia e al suo annunciato commissariamento non pesino in maniera negativa sulla possibile utilizzazione dei fondi promessi. Bisogna onestamente ammettere che attorno alla Diga aleggia ancora molto scetticismo anche perchè – lo ricorda il leader di Volo Giuseppe Caruso in una sua nota di ieri – .non bisogna dimenticare che per la Diga erano già stati stanziati dalla Regione altri due milioni di euro che poco tempo addietro sono stati indirizzati ad altre necessità ( peraltro in altra provincia della Calabria) in barba alle molteplici proteste dei cittadini della Locride. Caruso ricorda che la rappresentanza locale del Pd aveva dichiarato che i soldi erano stati dirottati dalla Regione e dal presidente OPliverio “per mancanza di adeguata progettazione” e si chiede come mai i tre milioni e mezzo di euro ottenuti adesso per la diga, hanno fatto seguito e sono frutto di ” adeguata progettazione.”. Un interrogativo lecito al quale Alessandro Archinà, esponente del Pd locale replica precisando che il nuovo finanziamento ” è cosa totalmente diversa e separata rispetto a quello precedente. Infatti, quest’ultimo – dice – è un finanziamento nascente solo recentemente (gennaio 2017) e volto alla messa in sicurezza e alla manutenzione straordinaria dell’infrastruttura, mentre quello precedente è addirittura risalente a un Fondo CIPE 2006 e destinato, invece, all’adeguamento lavori”. Qualche perplessità, per la verità, esiste anche perchè suona strano che dopo tutte le sollecitazioni che ci sono state in questi ultimi quattro anni nessuno si sia degnato di far presente che c’erano due milioni di euro disponibili per la diga ed era necessaria solo la progettazione. Ma la cosa, purtroppo, no sorprende ; la politica spesso è fatta di controsensi. Entrare nel merito diventa difficile e, forse, a questo punto è meglio guardare avanti ( pur senza dimenticare il passato proprio per evitare, proprio, che si giochino ancora brutti scherzi ai danni del territorio) e stimolare gli organismi competenti alla utilizzazione dei promessi finanziamenti nel piu’ breve tempo possibile per ridare dignità a quella parte di territorio che sino a quattro anni addietro era anche un ottimo spettacolo visivo oltre che un invaso molto importante per l’irrigazione e farlo diventare, se possibile, anche un veicolo promozionale turistico per come era nei piani delle vecchie amministrazioni del Comune di Siderno e dello stesso Consorzio di bonifica di Caulonia. Consorzio che ha anche avanzato ricorso per cercare di far rientrare i due milioni di euro dirottati dalla Regione e che potrebbero servire anche per arricchire le possibilità attrattive dell’invaso e del suo lungodiga.L’ auspicio è, dunque, che gli organismi istituzionali interessati facciano quanto di loro competenza per porre fine a questo annoso problema perchè l’importanza della Diga sul Lordo è fuori discussione e il terrritorio della Locride è stanco di subire continui sopprusi,. burocratici o meno che siano.
L’auspicio è che la Diga torni presto alla bellezza di questa foto.
Aristide Bava