Dal 2 gennaio 2017 l’ Ufficio del Giudice di pace di Siderno tornerà a funzionare. Il Comune sidernese, infatti è uno dei pochi Comuni calabresi inseriti nel decreto ministeriale dello scorso 27 maggio 2016, attualmente in corso di registrazione. Con questo decreto vengono ripristinati 51 uffici del Giudice di Pace soppressi ai sensi dell’articolo 2, comma 1-bis, del decreto legge 31 dicembre 2014, n. 192, convertito, con modifiche, con legge 27 febbraio 2015, n. 11. E, appunto, tra i cinquantuno uffici ripristinati, figura anche quello di Siderno ( circondario di Locri), unico in provincia di Reggio Calabria, che tornerà finalmente attivo per soddisfare le esigenze dei cittadini residenti. E finalmente si puo’ parlare di una battaglia vinta anche se le premesse ci stavano tutte perché l’amministrazione comunale si era mossa per tempo ed aveva fornito tutte le assicurazioni richieste dalla legge per l’auspicato ripristino. Il ripristino degli Uffici del Giudice di pace si è ottenuto, infatti, grazie alla possibilità offerta dalle modifiche al Decreto Legislativo n. 192 del 31.12.2014, sulla base del quale anche la Città di Siderno ha potuto chiedere “ il ripristino degli uffici del giudice di pace precedentemente soppressi”, facendosi carico delle spese di funzionamento ed erogazione del servizio giustizia nelle apposite sedi. Il tutto anche sulla base di una spinta popolare che ha avuto tra i protagonisti , soprattutto, l’ex pretore Giuseppe Romeo, avvocato ben noto in città che aveva subito invitato il sindaco Pietro Fuda, a prendere a cuore questa necessità vista l’importanza di avere un giudice di pace in una cittadina come Siderno. Un impegno fatto proprio dall’ Amministrazione Comunale che ha al suo interno anche Anna Romeo, vicesindaco e avvocato che già in tempi precedenti alla sua elezione, quando la triade commissariale non prese neppure in considerazione l’opportunità di contrastare la decisione della soppressione, cercò di mobilitare colleghi e cittadini evidenziando anche che la città di Siderno , oltre alle altre esigenze di carattere generale accomuna anche il fatto di essere, tra l’altro, sede di vari istituti bancari e produce numerosi contenziosi legati al suo sviluppo socioeconomico. Nella richiesta di ripristino, a suo tempo fatta dall’amministrazione diretta da Pietro Fuda è stata data , per come richiesto, assicurazione al Ministero competente della messa a disposizione del personale necessario per garantire l’attività degli uffici. La notizia del ripristino dell’ Ufficio del Giudice di pace è stata accolta con grande soddisfazione dall’ intera amministrazione comunale . Il vicesindaco Anna Romeo ha ricordato, peraltro, che questo era un preciso obiettivo del programma elettorale e nell’esprimere anche la sua soddisfazione personale ha voluto ricordare “ che è in atto una riforma della giustizia e non è da escludere che il ripristino dell’ Ufficio del Giudice di pace sia il primo passo per ottenere a Siderno qualcosa in piu’. Ma son cose che vedremo in seguito. Adesso prendiamo atto di questa importantissima conquista”. Anna Romeo anticipa anche la ubicazione della struttura. “ Non saranno piu’ ubicati in via Torrente Arena dove si trovavano prima in quanto quei locali non sono di proprietà comunale e c’era da pagare un fitto sostanzioso ma saranno , adesso, ubicati presso la stazione ferroviaria, struttura che Rsi ci ha concesso in comodato e che si presta in maniera ottimale a diventare nuovo Ufficio del giudice di pace. Poi si vedrà. Intanto prendiamo atto di questo importante ritorno . E’ anche beneaugurante per il futuro della città”

Aristide Bava

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