Si è svolto nella sala comunale, un Convegno organizzato dallo Sportello legale Antiviolenza del Comune di Siderno dal titolo “Donne senza ombre: Libertà, Dignità, Vita”. Il convegno è stato aperti con i saluti del sindaco Pietro Fuda e dell’Assessore comunale alle politiche sociali, Maria Cecilia Gerace nonché con un messaggio dell’Avv. Gabriella Mollica, Presidente dell’ Ordine degli Avvocati di Locri. I lavori sono stati, poi, introdotti e moderati da Maria Stella Chiera, alla presenza di delegazioni delle Forze, di esponenti delle associazioni , avvocati, amministratori comunali e cittadini interessati. Gli interventi sono stati aperti dal Procuratore capo della Repubblica di Locri, Dott.Luigi D’Alessio, che ha fatto il punto sui vari procedimenti scaturiti da reati di violenza contro le donne pendenti innanzi al Tribunale di Locri, ricordando i casi più recenti, balzati agli onori della cronaca ovvero l’assassinio di Mary Cirillo di Monasterace, madre di 4 figli, uccisa nell’agosto del 2014 (recentissima la sentenza con cui è stato condannato all’ergastolo, dalla Corte d’Assise di Locri, il marito della vittima, Giuseppe Pilato), e il tentato omicidio di Angela Battaglia, la giovane di Bianco sfuggita miracolosamente alla furia omicida dell’ex fidanzato che le ha inferto, per gelosia, ben 16 coltellate. D’ Alessio ha indicato come formula vincente per contrastare un fenomeno dilagante e preoccupante la necessità di fare rete “Perché non basta punire chi commette reati aberranti, – ha detto – ma occorre intervenire prima che accadano”. Poi ha preso la parola l’Avv Caterina Origlia, responsabile dello Sportello legale Antiviolenza del Comune di Siderno, che opera sul territorio dal 2011, in sinergia con forze dell’ordine, magistratura e servizi sociali, e che grazie alla sua presenza costante, è diventato un punto di riferimento, per molte donne abusate e maltrattate. La relatrice si è soffermata sulla normativa relativa all’obbligo di notificazione dell’istanza di revoca o modifica della varie misure cautelari alla persona offesa a pena di inammissibilità, avanzata dal difensore dell’imputato o dal P.M., quando trattasi di procedimenti aventi ad oggetto delitti commessi con violenza alla persona (reati di stalking, maltrattamenti in famiglia, etc). Successivamente la dott.ssa Patrizia Liguori, Sovrintendente del Commissariato di Ps di Siderno, si è soffermata sulle riforme legislative in materia di violenza di genere e sugli strumenti utilizzati dalla Polizia per contrastare i reati di stalking. Tra questi l’ammonimento, che si è rivelato un rimedio molto efficace negli ultimi anni in chiave preventiva. Poi la psicoterapeuta e scrittrice, dott.ssa Filomena Drago, già responsabile dell’ unità consultoriale dell’ ex AS n.9 di Locri, esperta di problematiche familiari e tecniche di relazione di aiuto, ha parlato di “Viola”, il suo ultimo romanzo, nato da una storia vera, che vuole essere un messaggio di speranza di rinascita per chi, nonostante lividi e violenze, fisiche e psicologiche, crede ancora in sè stessa. Tra gli altri sono intervenuti, inoltre, l’Avv. Eugenio Minniti, Presidente della Camera Penale “ Simonetti” di Locri, che ha parlato della donna e dei suoi diritti tra passato, presente e futuro, e la dott.ssa Marilena Romeo, in rappresentanza dell’Associazione Onlus “I Valori della Vita”, che ha evidenziato la necessità di creare Reti di cooperazione, strutture che effettivamente possano accogliere la richiesta di aiuto di donne e minori in difficoltà, e l’importanza di avere, anche all’interno delle scuole, figure che potrebbero fare da sentinelle per scovare forme di disagio che si celano in famiglia. I lavori sono stati, quindi, conclusi dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Locri, dott. Salvatore Cosentino, presenza non nuova a questi eventi, la cui verve e ironia, unità alla sua riconosciuta professionalità, hanno suscitato il plauso anche dei non addetti ai lavori. Il magistrato, in un suo accattivante monologo, ha fatto un quadro, a tratti dissacrante, di quella che è oggi la condizione femminile: dalla dimensione mediatica dell’essere donna, alle problematiche legate ai nuovi rapporti tra i due sessi, dove la parte più debole è spesso quella che appare la più forte, fino ad arrivare alle varie dinamiche che sfociano in atti di violenza.

Aristide Bava

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