Riceviamo e pubblichiamo:

Il PD sidernese ha la faccia tosta e doppia delle pietre: non avverte dolore, non dà speranza.

Nel  NO espresso in consiglio comunale contro lo schema di transazione riguardante la piscina coperta, c’è l’opportunismo spiccio, la picchiata furba di chi sa farsi i conti sottobanco. Lì lì, come i rigattieri nei minuti conclusivi dell’asta al mercato del pesce di Palermo che, per vocazione, si comportano allo stesso modo nella Vucciria e a palazzo.

 

I Sidernesi non devono sforzarsi di dare una lettura politica a ciò che è successo nell’ultimo consiglio comunale, poiché moltissimi sidernesi, che stanno  fuori dalla sala del consiglio, sanno bene, nella sostanza, qual è il partito politico vicino alla società privata  che è stata titolare delle chiavi in Via Cerchietto. I sidernesi, però, dovrebbero domandarsi, per il bene della loro città, perché la Fragomeni, dopo aver partecipato alla discussione e dato ordini e contrordini ai suoi su come votare, ha abbandonato i banchi del civico consesso durante una delle votazioni più importanti dell’anno. L’ha fatto per conflitto d’interessi a scoppio ritardato?  Non c’è neppure un sidernese attento che disconosce il rapporto di amicizia che lega la segretaria del Pd alla controparte, una vicinanza così palese che, in un passaggio della discussione consiliare, è diventata plateale: “Orbene, in base a questa transazione la società Siderno Nuoto rinuncia a ogni azione legale contro il comune di Siderno e lo stesso comune ritornerà proprietario pagando solo (Sic!) gli interessi del mutuo che ammontano a circa 92mila euro e 20mila euro ai soci che hanno effettuato pagamenti nel periodo dicembre 2015 e nel gennaio 2016….” ha affermato soddisfatta Maria Teresa Fragomeni.

A questo punto non bastano i turpiloqui di Carlo Fuda, sempre più convinto che la mala parola sia una risorsa virile,  né le “cambionate di brecciolino” di Giorgio Ruso, per scoperchiare pentole e servire salse.

 

E ancora, abbiamo notato decine di volte l’avvocato e coniuge della segretaria del Pd, parlare dello schema di transazione con i funzionari comunali. Ebbene sì, è stato proprio il marito di Maria Teresa Fragomeni a trattare con il comune lo schema di transazione non votato dal Partito Democratico.

Al contrario, Fattore Comune  non ha avuto ruoli nella stesura dello schema di transazione, se non per sollevare dubbi e perplessità  e, soprattutto, per dire NO alla concessione gratuita per sei anni  delle vasche sanitarie alla Siderno Nuoto che, senza pagare l’affitto, avrebbe risparmiato, a danno del comune, circa 40.000  euro l’anno (240.000 complessivi, senza che il comune avesse avuto neppure  la titolarità della struttura di via Cerchietto, ma solo responsabilità e spese di gestione). Sarebbe questo l’aspetto peggiorativo per la Fragomeni rispetto al precedente schema di transazione?

Noi di Fattore Comune abbiamo perso la pazienza. Il Pd ha oltrepassato i limiti della verità, della sacralità istituzionale; è andato troppo in là; ha esagerato.

Mariateresa Fragomeni & company non hanno avuto la decenza di votare la transazione e darne immediata esecuzione nei verbali del popolo e, approfittando della nostra lealtà verso il sindaco Pietro Fuda, sono sfuggiti al senso di responsabilità, dissipandosi in un gorgoglio di ipocrisia.

Per noi non è stata una sorpresa, conosciamo bene chi sono, da dove vengono, a cosa mirano.

Ma ormai la piscina è un capitolo chiuso, pieno d’errori da parte delle amministrazione passate. Noi abbiamo contribuito a ridarla nuovamente alla nostra città e siamo felici per questo.

I sidernesi hanno apprezzato e condiviso. Oggi, però, pretendono una gestione responsabile e seria: la piscina coperta ha bisogno di acqua limpida per andare oltre la palude in cui l’hanno costretta.

FATTORE COMUNE