Clamoroso al “Cibali” L’ambiente politico cittadino, in queste ore, risulta “scosso”, dopo una richiesta pubblicata su Fb da parte dell’architetto Luciano Futia, uno dei primi iscritti e fondatore del partito democratico sidernese, di convocare, con la massima urgenza, l’assemblea generale degli iscritti. Sembrerebbe, infatti, che nelle ultime ore, il Partito Democratico sidernese abbia deciso di non voler assumere alcuna responsabilità nel costituendo Governo Fuda.  Il post di Futia recita  testualmente: “la decisione assunta ieri sera dal Gruppo Dirigente del Partito Democratici di Siderno, di non assumere alcuna responsabilità di governo nella futura Giunta del Sindaco Fuda, ritengo sia una decisione sbagliata ed irresponsabile in quanto non supportata da una motivazione politica seria e coerente con le decisioni politiche espresse dall’assemblea degli iscritti e con gli impegni assunti con gli Elettori, in campagna elettorale.Ritengo inoltre che dopo il successo elettorale del P.D. e dell’intera coalizione e dopo il successo personale del Sen. Pietro Fuda, che proprio il Partito Democratico avrebbe dovuto e potuto pretendere un ruolo ed una presenza di primo piano sia all’interno del C.C. sia all’interno della Giunta. Quella espressa dal Gruppo Dirigente del P.D. è inoltre una decisione politica suicida  in quanto avrà serie conseguenze politiche sulla stabilità  del futuro Governo della Città e sulla stessa unità del Partito Democratico di Siderno. Invito pertanto tutti gli iscritti del Pd a chiedere alla segretaria del circolo cittadino, la convocazione urgente dell’assemblea degli iscritti , unico organo politico legittimato a decidere su scelte politiche importanti per il governo della nostra città. Non è facile pensare che le polemiche si siano scatenate a seguito delle richieste dei vari partiti e dell’orientamento del neo sindaco Fuda di  voler assegnare  un assessore al centro democratico ( prima lista votata), due al pd ( seconda), due  alla lista  fattore comune ( terza) e un assessore alla lista Siderno libera. Da fonti autorevoli abbiamo appreso che il partito democratico ha richiesto a Fuda, due assessori e la presidenza del consiglio, altrimenti non entrerà in giunta.  Era evidente che qualcosa non quadrasse ed allora ecco servita la decisione del Pd, almeno per il momento, di mettersi da parte. Vedremo quello che accadrà nelle prossime ore. Dalla sede del partito di Via Portosalvo si attendono risposte ufficiali.

Antonio Tassone

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